non si è trattato di tentato omicidio – .

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Caso Davide Ferrerio, le ultime novità

22 maggio 2024

21:05

Il Tribunale di Crotone ha condannato a otto anni di reclusione Anna Perugino, la donna ritenuta mandante della spedizione punitiva, ma ha declassato il reato da concorso in concorso a tentato omicidio a concorso in lesioni gravissime. Secondo gli esperti non è stato il pugno a causare il danno cerebrale a Davide Ferrerio ma l’impatto sull’asfalto.

Arriva la seconda frase per l’aggressione a Davide Ferrerio ma con una grande innovazione: la riqualificazione del reato da concorso in tentato omicidio e lesioni gravissime. È questa infatti la decisione odierna del Tribunale di Crotone Anna Perugino condannata a otto anni di carcere, la donna ritenuta mandante della spedizione punitiva e madre della piccola coinvolta nel brutale pestaggio. Una pena inferiore a quella richiesta dalla Procura in quanto è stata accolta la richiesta della difesa di riqualificazione del reato commesso declassato a partecipazione anomala a infortuni gravissimi.

Nello stesso procedimento, però, è stato assolto il compagno della donna che la sera dell’11 agosto 2022 faceva parte del gruppo punitivo che voleva confrontarsi con un uomo che infastidiva la figlia del Perugino sui social. Davide Ferrerio, che passava casualmente in quella zona, è stato scambiato per l’obiettivo del raid ed è stato aggredito da Nicolò Passalacqua, l’uomo già condannato in primo grado a 20 anni e 4 mesi con pena abbreviata quale autore materiale dell’attentato. battendo. Il giovane bolognese è nel frattempo ricoverato in coma irreversibile.

La nuova sentenza ora potrebbe avere ricadute anche nel processo d’appello per Nicolò Passalacqua in corso a Catanzaro. L’uomo, infatti, era stato condannato per tentato omicidio per aver preso a pugni il 21enne ora in coma ma la sentenza di oggi ha declassificato il delitto. Fondamentale per questa decisione il parere del perito del Tribunale. La commissione penale aveva infatti nominato un perito per risolvere un punto chiave del procedimento: se le condizioni di Davide Ferrerio fossero dovute al pugno o alla caduta sull’asfalto.

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Secondo l’esperto non si è trattato del pugno sferrato da Passalacqua a provocare il danno cerebrale a Davide Ferrerio ma l’impatto sull’asfalto. Da qui, come sostenuto anche dal difensore della donna, la riqualificazione del reato. Il Tribunale ha inoltre respinto la richiesta di risarcimento dei danni avanzata dal Comune di Bologna e ha riconosciuto separatamente quella delle altre parti civili. Perugini è stato condannato a pagare una provvisionale di 500mila euro per Davide Ferrerio, 150mila euro per la famiglia del ragazzo e 10mila euro per Comune e Provincia di Crotone.

 
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