Libri alla Zattera, a Borgo Piave si comincia con “Don Claudio e la luna” – .

Libri alla Zattera, a Borgo Piave si comincia con “Don Claudio e la luna” – .
Libri alla Zattera, a Borgo Piave si comincia con “Don Claudio e la luna” – .

Torna a Borgo Piave la manifestazione Libri in rafta con la sua terza edizione, che vedrà domani (venerdì 10 maggio) la presentazione del libro “Don Claudio e la luna” di Fabio Bristot Rufus. Un ricordo di Don Claudio Sacco morto il 2 dicembre 2009, travolto da un’enorme valanga durante un’escursione di sci alpinismo, in una notte di luna piena, sul Monte Pore. Appuntamento alle 18.15 in via Uniera dei Zater 6 “da Rosalina”.

Don Claudio Sacco Sonador è un sacerdote indimenticabile, che ha saputo concretizzare la sua fede in un’azione generosa e instancabile. Nato a Dosoledo di Comelico nel 1945, fin da bambino manifesta due grandi passioni: la montagna e la musica.

Ordinato sacerdote, dal 1970 fu cappellano a Cortina dove, tra l’altro, assunse la direzione della locale Schola Cantorum, che con lui raggiunse livelli davvero notevoli. Nella parrocchia ampezzana, con innumerevoli attività, don Claudio attirava attorno a sé bambini, giovani, adulti e anziani, affascinati da una fede autentica e cristallina e dalla positività contagiosa che, sia nelle occasioni gioiose che in quelle tristi, rendeva il giovane sacerdote un luce per tutti. Ha continuato a studiare diplomandosi al Conservatorio di Trieste e laureandosi alla facoltà di Psicologia.

Nel frattempo la passione per la montagna lo porta a sperimentare nuovi percorsi estivi e discese invernali. È stato missionario a Sakassou, in Costa d’Avorio. Al suo ritorno in Italia divenne parroco a Borgo Piave. Si è prodigato a favore dei giovani e delle persone con disabilità, dal Villaggio San Paolo del Cavallino di Venezia alla Villa Gregoriana di Auronzo, alla Casa di Ferie Feltrina al Passo Cereda, strutture di cui è stato responsabile. Sempre vicino ai pazienti dell’ospedale “San Martino” e ai meno abbienti, ha diretto la Caritas. Fu, tra l’altro, apprezzato docente di religione nei licei classici Tiziano e Lollino di Belluno.

Al momento dell’incidente don Claudio era parroco di Mas-Peron, dove qualche anno fa aveva ultimato la nuova chiesa. Dopo un’impegnativa ricerca, don Claudio fu ritrovato anche grazie ad una foto scattata dal Passo Giau verso il Monte Pore da Virgilio Sacchet che, inconsapevolmente, quella sera immortalò gli ultimi istanti di vita del sacerdote. Nel libro a lui dedicato, Fabio Bristot ha voluto tratteggiare non solo il sacerdote, ma anche l’uomo in veste sacerdotale, la cui umanità e la cui caparbia volontà di stare con carità tra gli uomini restano i tratti salienti della sua opera.

La serata è particolarmente sentita dalla comunità locale proprio per il fatto che Don Claudio era anche parroco di Borgo Piave e i parrocchiani sentono ancora oggi un forte legame con quella figura carismatica di sacerdote e di uomo.

 
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