Dora Marchese e la sua monografia dedicata ad Adelaide Bernardini, vedova di Capuana – Libri – .

Dora Marchese e la sua monografia dedicata ad Adelaide Bernardini, vedova di Capuana – Libri – .
Dora Marchese e la sua monografia dedicata ad Adelaide Bernardini, vedova di Capuana – Libri – .

Adelaide Bernardini, conosciuta inizialmente con lo pseudonimo di ‘Chimera’, è stata poetessa, narratrice, opinionista, drammaturga, critica e librettista, tra le voci più note della cultura italiana tra la fine dell’Ottocento e il primo ventennio del Novecento secolo. Le sue opere, varie per temi e generi (teatro, narrativa, giornalismo, poesia, opere per ragazzi) furono molto lette e conosciute, anche perché Bernardini, facendo parte dell’entourage di Capuana, era in contatto con i maggiori scrittori ed editori dell’epoca ( Treves, Sandron, Giannotta) e in rapporti personali con Giovanni Verga, Federico De Roberto, Luigi Pirandello, Filippo Tommaso Marinetti, Matilde Serao, Amalia Guglielminetti, Grazia Deledda, ecc. Prima donna a tenere conferenze ex cathedra all’Università di Catania, La Bernardini collaborò in più occasioni con il marito Capuana e fu ispiratrice, coautrice ed editore delle sue opere.

Umbra di nascita ma siciliana d’adozione, Adelaide Bernardini (Narni 1872 – Catania 1944) è stata testimone di anni cruciali della storia politica, culturale e sociale dell’Italia, dal periodo postunitario alla seconda guerra mondiale, che ha raccontato in poesie, romanzi e testi teatrali, rafforzata dalla sua formazione di insegnante e fervente lettrice, spinta da un’ambizione ferrea e, inevitabilmente, corroborata dal fecondo humus culturale in cui si ritrovò a vivere grazie al marito, risiedendo prima a Roma e poi a Catania.

La notevole differenza di età con Capuana, le vicende di feuilleton da cui nacque il loro sodalizio umano e artistico, il carattere volitivo e un po’ polemico che la poneva in contrasto con nomi illustri dell’intellighenzia dell’epoca – Luigi Pirandello e Filippo Tommaso Marinetti, tra gli altri – non aveva consentito finora una valutazione serena e obiettiva dell’opera di Bernardini.

A questa ingiusta e arbitraria Damnatio memoriae, unitamente alla totale disattenzione verso la sua opera, venne posto rimedio con la pubblicazione del saggio di Dora Marchese, “Adelaide Bernardini: la ‘chimera’ della letteratura” (edizioni Euno), pubblicato nella collana “Studi” di la Fondazione Verga di Catania. Il volume consistente, che contiene l’atto unico Ammatula! in appendice, colloca Adelaide Bernardini nella prospettiva più ampia della scrittura femminile tra Otto e Novecento, all’interno del dibattito cruciale sui temi dell’emancipazionismo: educazione, matrimonio, maternità, divorzio, adulterio. Attraverso un profilo biografico accuratamente documentato e un’analisi rigorosa dei suoi testi, Marchese ricostruisce oggettivamente la figura di Bernardini come donna e intellettuale.

 
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