“La Storia di Cesare”, non solo un libro ma un’esperienza di coraggio e resilienza – .

“La Storia di Cesare”, non solo un libro ma un’esperienza di coraggio e resilienza – .
“La Storia di Cesare”, non solo un libro ma un’esperienza di coraggio e resilienza – .

E ‘un lavoro in corso. Un cammino in cui continui a camminare, senza fermarti perché è così che si fa. Questo insegna “La storia di Cesare”, che Valentina Mastroianni ha scritto e presentato davanti all’auditorium gremito della Fondazione Piacenza e Vigevano come poche volte.

UNA STORIA DI CORAGGIO

Tuttavia “La storia di Cesare” non è solo un libro: lo è una vera storia di coraggio e resilienza che Valentina e la sua famiglia mettono in pratica ogni giorno da quando Cesare, suo figlio, ha avuto una piccola macchia color moka sulla pelle. Iniziano le visite mediche e finalmente arriva la diagnosi: neurofibromatosi, NF1, una rara patologia genetica.
Valentina lo ha raccontato in un incontro, introdotto dall’assessore Nicoletta Corvi e dagli organizzatori Massimo Fellegara e Giulia Piscina (anche se grande merito va a Eleonora Stavar che è stata la principale promotrice dell’evento).

COM’È NATA L’IDEA DEL LIBRO

“Inizialmente ho cominciato a raccontare questa storia attraverso i social – spiega l’autore – da lì è nata l’idea del libro che mette in luce tutte le complessità che noi come famiglia abbiamo dovuto affrontare da quando è arrivata la diagnosi, da quando abbiamo iniziato a sentir parlare malattie rare, tumori”.
Eppure Valentina non ha mai perso il sorriso: “Sono una donna, una mamma, una moglie come tante a cui la vita ha riservato una maratona – spiega – da lì ho sentito il desiderio di essere vicina alle famiglie che affrontano un viaggio come quello nostri perché ci sentivamo soli”.

 
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