Animale domestico molto importante – .

Animale domestico molto importante – .
Animale domestico molto importante – .

Mercoledì 3 luglio 2024alle ore 18.30, negli spazi di Gonzaga7 UN Milano (bia Gonzaga 7) il volume è presentato Vip: Animale domestico molto importante con Enrico Ercole (autore) e Alex Miozzi (scrittore). Ingresso libero.

Durante l’incontro vengono svelate alcune cose segreti sui rapporti che legavano i grandi re e regine della storia ai loro cari animale domesticocani e gatti (e non solo)La scelta della location per la presentazione non è affatto casuale: Gonzaga7 sorge proprio dove sorgeva il castello trecentesco Ca’ di Cancioè il grande edificio fatto costruire dai Visconti e nel cui cortile si allevavano i bovini feroci mastini con cui Bernabò Visconti terrorizzava i cittadini milanesi e a cui è dedicato un intero capitolo del libro.

Dal Regina Vittoriail più cinofilo tra tutti i sovrani, che volle un canile per ogni castello, a Federico II di Prussiache lasciò ordine di essere seppellito accanto ai suoi amati levrieri e all’inseparabile Biche; dal Principessa Sissiche amava terrorizzare tutti con i suoi potenti cani, ai Pontefici irriducibile gattifino a quell’anonimo cane che negli antichi tempi nordici fu addirittura incoronato re di Danimarca, o al petulante carlino che mise al potere i grandi Napoleone con morsi sui polpacci, passando attraverso Caterina di Russia, Ludovico Gonzaga, Re Sole, Carlo I e Carlo II d’Inghilterra (entrambi letteralmente ossessionati dai cagnolini che ancora oggi portano il loro nome, il King Charles Spaniel) e naturalmente il regina Elisabettache ha fatto dei suoi corgi delle vere star a cui sono stati dedicati documentari e persino una serie di cartoni animati. E, ultimo ma non meno importante, La regina Camillache si fece ricamare in oro i suoi due Jack Russell sul vestito per la cerimonia di incoronazione.

Cani estremamente fedeli, compagni fino al passo estremo, come nel caso di Maria Stuartche portava con sé sul patibolo il suo cagnolino, o come quel povero cagnolino che condivideva con i suoi padroni, il potentissimo Romanovzar di tutte le Russie, la terribile sorte di morire fucilato insieme alla famiglia imperiale e i cui resti, venuti alla luce quasi un secolo dopo, hanno permesso di ricostruire fedelmente uno dei grandi misteri della storia.

Non solo cuccioli di cane e gatto: c’è posto anche per uno giraffa donata a Carlo X di Francia, diventata famosa come diva, e per un grande elefante morto di fame nelle sale di Versailles. Insomma, un viaggio nelle pieghe della storia alla scoperta di un aspetto davvero poco conosciuto, ma molto utile per comprendere appieno la personalità di personaggi che troppo spesso conosciamo solo per la portata storica delle loro azioni. Un modo come un altro per farlo criticare la storia.

 
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