“Il mio ‘gatto’ censurato in Cina, citato da Obama e Bill Gates” – .

“Il mio ‘gatto’ censurato in Cina, citato da Obama e Bill Gates” – .
“Il mio ‘gatto’ censurato in Cina, citato da Obama e Bill Gates” – .

“Ho deciso di uccidere Il gatto di Schròdinger“. Il felino star di “film TV, film, stampati su tazze e magliette, ma amati dall’ex presidente degli Stati Uniti Barack Obama e Bill Gates e “censurato” in Cina nonostante il mio libro sia stato molto celebrato. All’ultima Fiera del Libro di Pechino c’erano oltre 100 mila persone, ho firmato più di 500 copie”. Gabriella Greison, fisica, scrittrice, attrice teatrale, drammaturga, divulgatrice scientifica, giornalista e conduttrice televisiva parla all’Adnkronos della sua avventura nella terra di Cinese dove ha presentato uno dei suoi ultimi lavori ‘Ucciderò il gatto di Schorodinger’ (edizione Mondadori).

“Scritto dopo la pandemia, il mio intento – ha confessato – era quello di creare qualcosa che avesse il profumo della rinascita, per raccontare una storia di resurrezione. Come il ‘gatto di Schrödinger’, protagonista dell’esperimento del Premio Nobel per la fisica Erwin Schrödinger, anche noi eravamo vivi e morti, allo stesso tempo, all’interno di una scatola metaforica. L’esperimento è diventato un’interessante metafora della vita. Se ne è appropriato Bill Gates e l’ex presidente Obama Bianca ha semplicemente detto nel suo discorso inaugurale: “il politico può essere come il gatto di Schrodinger finché l’elettore non ti dà il potere”.

Entusiasta del suo viaggio in Cina, Gabriella Greison ha poi aggiunto: “il mio libro è stato tradotto da una grande casa editrice cinese, ho avuto un’accoglienza straordinaria, mi hanno trattata come una grande scrittrice, ho conosciuto un Paese aperto e interessato alla di tutto ciò che ‘vive’ fuori dai suoi confini’. Non mi aspettavo certo la ‘censura’ di una parte del libro quando parlo del virus partito dalla Cina o del Dalai Lama in visita al CERN, il più grande laboratorio del mondo. della fisica delle particelle al confine tra Francia e Svizzera. La Cina resta un grande, grandissimo Paese – ha continuato Gabriella Greison – Stanno costruendo un acceleratore di particelle che sarà lungo 100 chilometri, per questo vogliono battere il CERN di Ginevra. Non c’è dubbio che loro siano in prima linea in tutto”.

“Racconto la fisica attraverso le storie, emulo i grandi cantastorie del teatro, da Marco Paolini ad Ascanio Celestini”

Nessuna paura di essere attaccati dagli animalisti per aver “ucciso un gatto”, anche se letterario? “No, nessun attacco al momento – ha risposto Gabriella Greison – Il mio gatto non esiste, è immaginario, un esperimento mentale, esiste solo nel laboratorio del nostro cervello, è uno di quegli esperimenti che ha varcato i confini della scienza , dopo tutto nessuno pensa ad un vero gatto.

Teatro, cinema, saggi, libri, spettacolo dal vivo. Anche nel nostro Paese la divulgazione scientifica sta cambiando, il rapporto con il pubblico rende meno ostica la materia. “Ho creato un mio modo di raccontare la fisica attraverso le storie – ha spiegato -. Ho seguito i grandi narratori, da Marco Paolini ad Ascanio Celestini, ho cercato di emularli. ‘Pesco’ le mie storie dal Novecento. Storie di scienziati che hanno creato il nostro futuro, da Marie Curie a Enrico Fermi, siamo nella seconda rivoluzione quantistica che sta sconvolgendo le nostre vite. Un percorso non facile, il mio – ha confessato – Lo stereotipo del divulgatore scientifico fino a qualche tempo fa era diverso. Maschio, anziano e possibilmente sempre davanti a una lavagna”.

Un’estate di sogni e progetti ancora da realizzare per Gabriella Greison. “È vero – ha confermato – Ci sono ancora tanti sogni da realizzare, tante storie da raccontare. È iniziato il mio tour estivo, 40 date nell’arco di due mesi, non solo in Italia. E dopo il viaggio in Cina sogno di andare in tournée negli Stati Uniti come le più grandi rock star americane”.

 
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