Stellantis, “cari lavoratori, scendere in piazza è inutile” – Torino News – .

Dopo l’arcivescovo si muove anche lui il presidente degli industriali, sul caso Stellantis. E non a caso, essendo lui stesso uno storico fornitore della Fiat e di tutto ciò che venne dopo. Il suo intervento è di grande preoccupazione, che si riassume in questa osservazione: con meno di 200mila auto prodotte, una fabbrica chiude. E Mirafiori è, al momento, ben lontana da questo obiettivo. Vediamo cosa ha detto.

Lo scenario è quello di questi giorni, dell’accordo quadro per le uscite incentivate dei dipendenti siglato dai sindacati e dei dati dei lavoratori interessati comunicati dall’azienda: da Mirafiori a Cassino a Pomigliano, attualmente siamo oltre 3.500 tra lavoratori e impiegati in mobilità, ai quali viene offerto un contributo finanziario significativo per dimettersi o andare in pensione. Un numero, quello delle uscite, che si sta rapidamente avvicinando a quelle 5mila persone di cui avevamo dato conto nei giorni scorsi.

Ecco allora che interviene l’ Giorgio Marsiaj, presidente (uscente) dell’Unione Industriali di Torino e fornitore di Stellantis con la sua Sabelt, specializzata in cinture di sicurezza e altri dispositivi. “Siamo tutti preoccupati – queste le sue parole -. Torino soffre. Per restare in piedi uno stabilimento deve produrre almeno 200mila auto all’anno”. E Mirafiori, in questo momento, tra esuberi e licenziamenti continui causati dalla mancanza di ordini per la Fiat 500e e dalla cessazione della produzione dei modelli storici Maseratinon arriva a 50mila.

13f73dec30.jpg

Non è un caso che fosse così anche prima degli annunci di uscite incentivate fu proclamato uno sciopero unitario – non solo operai, ma anche dirigenti e impiegati – come non accadeva da almeno 15 anni. Uno sciopero che avrà luogo il prossimo 12 aprile. “Ma scendere in piazza è inutile” dice Marsiajsottolineando che “Stellantis sta portando avanti un piano di investimenti (per Torino si parla di 240 milioni di euro per il piano Mirafiori Automotive Park 2030 di cui si sa poco, mentre in Brasile sono stati annunciati oltre 5 miliardi en Marocco sono stati stanziati 300 milioni per l’ampliamento dello stabilimento di Kentira, ndr), ma in questo momento il mercato è difficile. Devi essere estremamente competitivo. In generale il Governo deve avere una politica industriale nazionale ed europea ma di questo si parla, ci sono discussioni e ci vuole tempo”.

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Foligno, l’ACF festeggia e cerca il record. Striscione dei tifosi di Foligno che chiedono la fusione tra i club – .
NEXT Addio a Elvira Mancuso, ex presidente della Fondazione Regionale Teatro Alessandrino – .