Foligno, l’ACF festeggia e cerca il record. Striscione dei tifosi di Foligno che chiedono la fusione tra i club – .

Foligno, l’ACF festeggia e cerca il record. Striscione dei tifosi di Foligno che chiedono la fusione tra i club – .
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Tutto è pronto per la festa di promozione dell’ACF che aspetta solo il fischio finale di oggi contro Pierantonio per dare vita ai festeggiamenti che coinvolgeranno tutta la grande famiglia biancoblù. La passerella finale inizierà alle 14.30 allo stadio Blasone quando dovranno sfilare tutte le squadre del settore giovanile, per poi proseguire al termine della partita con un evento che comprende musica, intrattenimento e nel quale saranno presenti 400 magliette celebrative, gadget e tanti altri gadget. ad altri verranno distribuite sorprese.

Ma c’è anche la partita perché i biancoblù non vogliono fare brutta figura e anzi hanno ancora un obiettivo, quello di arrivare al 69° posto in classifica. Il tetto record di 69 punti è quello raggiunto dal Foligno Calcio di Luciano Marini nella stagione 2002/03 e in quella squadra dei record l’ACF conta diversi protagonisti, a partire dal direttore sportivo Filippo Petterini, fino all’allenatore degli Juniores Matteo Coresi.

Due storie che si intersecano per due realtà che solo un anno fa sembravano sul punto di fondersi in un’unica azienda. Una soluzione che oggi, al contrario, sembra lontana. Nei giorni scorsi i tifosi di Foligno hanno affisso in zona Plateatico uno striscione con un concetto molto chiaro: “Tre squadre dilettantistiche in città… fatene una per darci dignità…”. Ciò che chiedono i tifosi, dopo la petizione lanciata nelle scorse settimane in cui si esprimeva la stessa volontà, è di unire le forze per presentare una realtà capace di restituire dignità al calcio folignate e riportarlo ai fasti del passato. “Condivido pienamente lo striscione – commenta Ivano Bruschi, vecchia guardia della tifoseria biancoblù – perché sono convinto del fatto che in questa città c’è una realtà che ha dimostrato solidità, prospettiva, capacità manageriale e ha saputo costruire in quattro anni una scalata di successi clamorosa, partendo da una squadra locale. È una società in cui si può leggere ciò che è il progetto. A differenza del Foligno Calcio dove vedo solo una nebulosa che avvolge tutto. Si rincorrono voci, proclami, ma in realtà la realtà è abbastanza sconfortante per usare un eufemismo. Un’idea che potrebbe rivelarsi vincente potrebbe essere quella di convogliare tutte le energie in un’unica società di calcio, che chiaramente dovrà a quel punto aspirare a palcoscenici più adatti ad una realtà come Foligno e magari costruire intorno ad essa una rete di altri club che nella loro autonomia possano possiamo sostenere questo progetto che potrebbe ridare lustro alla storia calcistica di questa città”.

ACF Foligno: Lori, Zichella, Benedetti, Sedran, Settimi, Moracci, Mattia, Bruschi, D’Urso, Di Catone, Calderini. In panchina: Bonomo, Tortoioli, Currieri, Kuqi, Rocchi, De Sanctis, Tempesta, Cesaretti. Tutto. Manni

Pierantonio: Zandrini, Bei, Francioni, Cesarini, Capati, Scarlino, M. Salis, Polidori, Piergentili, Y. Salis, Muca. In panchina: Costantini, Piras, Allegrucci, Gaggioli, Hodaj, Sannipoli, Aronni, Morlandi, Pettinelli. Tutto. G. Bruni.

Arbitro: Gambirasio di Bergamo.

Nel campionato di Promozione il Foligno chiude il campionato in casa dell’AMC 98, squadra alla disperata ricerca di punti per restare nella categoria. Per la Falchetti la passerella finale per celebrare una salvezza arrivata con diversi giorni di anticipo.

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Il Messaggero

 
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