Il Frosinone è una grande occasione per mettersi in mostra ancora di più per tanti giocatori del Genoa – .

Il Genoa-Frosinone non attira l’attenzione solo in Liguria e Ciociaria. Le gesta del Gilardiniano Grifone e in particolare dei suoi dioscuri hanno elevato il Grifo verso una nuova dimensione, e solo con il tempo sapremo se potrà rivelarsi conveniente o meno per i tifosi rossoblù.

Di sicuro a molti genovesi attuali mancano stimoli particolarida trasformare in sonaglio nelle partite di campionato. Retegui si gioca un futuro da protagonista agli Europei, Mentre Gudmundssonche il massimo appuntamento continentale ha visto sfumare beffardamente con la sua Islanda, sa di essere nel mirino delle “big”. Infine Gilardino, sempre più chiacchierato e apprezzato lontano dal Genoa: in questo momento è la Fiorentina a mettere in crisi la dirigenza rossoblù, che sta facendo di tutto per ottenere il “sì” dell’allenatore biellese almeno per un altro anno di matrimonio.

I futuri pensieri del trio delle meraviglie non possono non avere un impatto sul presente del Grifone, che sta portando avanti una stagione fantastica se paragonata alle aspettative iniziali – ma non intende fermare la sua ascesa. C’è però da chiedersi se Gilardino intenda insistere su una forma collaudata, intrisa di realismo e prudenza, o se preferisca mostrare un volto tatticamente spregiudicato. Dalle sue scelte dipende anche il rendimento dei due principali attaccanti, che sperano di poter giocare abbastanza vicino alla porta avversaria e ricevere continui rifornimenti dai compagni.

In breve, è lì tanta carne al fuoco in questa vigilia di Pasqua, e sul tavolo potrebbe comparire anche un’altra prelibatezza calcistica: la Vitinha. Sì, ma dal primo minuto o durante la costruzione? La tentazione di farlo partire dall’inizio è stemperata da un acciacco non preoccupante ma sufficiente a metterlo in dubbio anche per la panchina.

Tratto dalla Pagina Ufficiale Facebook CFC Genova 1893

A margine del dibattito sulla prima linea, altri giocatori rossoblù attendono di sapere se e dove giocheranno. Messias, ad esempio, è in equilibrio tra centrocampo e fascia sinistra e Malinovskyi resta sospeso tra campo e panchina. Lo stesso Spence, bravissimo “chez Juventus”, meriterebbe ampiamente la riconferma, ma si accontenterà?

Meno dubbi riguardano la retroguardia, a patto che Vasquez, di ritorno dal Sudamerica, si dimostri sufficientemente lucido e tonico. Altrimenti ci sarà spazio per Vogliacco, visto che in tribuna finirà per infortunio Cittadini, altro osservatore speciale in ottica avveniristica.

Gilardino conta di tornare a segnare tre punti d’un fiato, chiudendo la pur breve fase di rallentamento. L’avversario dovrebbe facilitargli il compito, purché non venga sottovalutato. I gialloblù della Lazio navigano in acque fangoseAbbiamo da tempo abbandonato i sogni di tranquillità per tuffarci di nuovo nell’inquietudine. Mister Eusebio Di Francesco ha pagato lo scotto di certe visioni talebane, è diventato via via più flessibile e concreto ma ora fatica a tenere in carreggiata una squadra con un’età media molto bassa.

La squadra ciociara appare debole in difesa e si affida al talento dei giovani mandati in provincia dalla Juventus per fare esperienza. Soulè è un trequartista dal futuro roseo: la sua imprevedibilità è la principale salvezza dei gialloblù, che in Cheddira non hanno un centravanti prolifico. Tuttavia, presta attenzione alle sue capacità di contrattacco.

In diretto da Barrenechea, un altro baby che punta molto in alto. Il Genoa ha gli occhi puntati su di lui riuscendo a prenotarlo per l’anno a venire. Non gli mancano l’intelligenza calcistica e il tocco pulito: in rossoblù, con gli insegnamenti di un luminare come Badelj, potrebbe completare la sua maturazione e giocare ad altissimi livelli. Anche per lui, però, la Ferrari si presenta come una vetrina piuttosto brillante.

PIERLUIGI GAMBINO

 
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