Continua la mobilitazione di associazioni e cittadini per salvare le torri Hamon. Lunedì 1 aprile, lunedì di Pasquetta, viene organizzata una prima manifestazione, che si terrà in Piazza del Popolo dalle ore 11.00 alle ore 12.00. “Il timore è che le demolizioni possano iniziare subito dopo le vacanze di Pasqua. – dicono i promotori – Intanto, salvo brutte sorprese, è confermato l’evento di domenica 7 aprile, dalle 16.00 alle 18.00 presso la sede di Candiano nei pressi della Stazione Ferroviaria, che vede la collaborazione di un folto gruppo di Associazioni e Istituzioni , quali ABA – Accademia di Belle Arti di Ravenna, AIPAI – Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale, Associazione Dis-ORDINE, delegazione FAI di Ravenna, Italia Nostra sezione di Ravenna, Salvare il Patrimonio Industriale, Spazi Indecisi. In particolare, tra le associazioni specializzate sul tema dell’archeologia industriale, AIPAI è la più autorevole associazione per la tutela e la valorizzazione del patrimonio industriale italiano, Save Industrial Heritage ha pubblicato la prima e apprezzatissima guida al turismo industriale italiano, e Spazi Indecisi si occupa con ricerche sulla rigenerazione urbana dei luoghi abbandonati e collabora anche a Ravenna con numerose iniziative riguardanti la Darsena.”
In questa occasione lo spazio Tiratura lancia un manifesto dedicato alle torri e un’azione volta a raccogliere ciò che le torri rappresentano nell’immaginario collettivo della città. “Le torri Hamon della raffineria SAROM – scrive lo spazio Tiratura – sono un simbolo di Ravenna sin dalla loro costruzione nel 1950. Immutate nei decenni, è stato il nostro sguardo a cambiarne il significato. Celebrazione dello sviluppo industriale, residui di un’era inquinante, possono ora essere parte di un futuro che, proiettato lontano dall’energia fossile, supera il passato senza dimenticarlo”.