Ancora El Shaarawy a destra, Pioli con Loftus-Cheek a centrocampo – .

Ancora El Shaarawy a destra, Pioli con Loftus-Cheek a centrocampo – .
Descriptive text here

Roma-Milan è un po’ tutto. C’è un pezzo di futuro lì dentro Daniele De Rossi, che non ne parla ma aspetta il rinnovo e i risultati, per il momento, aiutano. Daniele insegue un record particolare, quello di un uomo capace di raggiungere una semifinale europea da calciatore (Roma-Liverpool, Champions League 2018) e da giocatore (se dovesse superare il Milan questa sera). Romelu c’è Lukaku, che aspetta il gol numero 300 della carriera e il sesto contro il Milan; c’è Paulo Dybala, che in certe serate fa il guardiano, lui che quando ha la palla tra i piedi è una gioia per gli occhi. C’è anche Lorenzo Pellegrini, che è a caccia della sua quinta semifinale europea, cosa che non accadeva a illustri predecessori come Totti e mister De Rossi. Poi c’è il Milan, che ha deluso ma non si è arreso affatto. E Pioli, che vuole restare sulla panchina rossonera, perché come sappiamo è (o era?) infuocato. C’è una partita elegante, su un palco d’oro: all’Olimpico sarà record d’incassi da quando è arrivata la Roma Friedkin, non assolutamente perché il top, oltre i cinque milioni, è stato raggiunto nel 2018 contro il Liverpool. La storia dice che il Milan è dominante in Europa, la Roma si sta facendo strada, e forse tutto è iniziato con la rimonta di Di Francesco contro il Barça. La Roma ha raggiunto da qui quattro semifinali: una con Eusebio, una con Paulo Fonseca e due con José Mourinho, con annessa doppia finale, di cui una vinta in Conference e l’altra in Europa League , per tutti, vinta dall’arbitro Taylor. Stasera la Roma cerca la quinta semifinale (gol anche di Lorenzo Pellegrini, presente nelle quattro occasioni precedenti) con il sogno di tornare a giocare la Champions League, che porta prestigio e soldi. In De Rossi e Pioli c’è la voglia di emulare il ritmo, l’intensità, lo spettacolo di gol e giocate ammirate in queste due giornate di sogni e di Coppe dei Campioni, per la qualità generale bisogna aggiornarsi: Roma e Milan non lo fanno sono ancora a quei livelli, forse lo saranno. Stasera, un passo per entrambi.

IL RISULTATO VIENE PRIMA

In palio c’è la qualificazione, i due allenatori dovranno dimostrare tutto il loro coraggio e la loro mentalità. La bellezza sarà una conseguenza. Tutto lo scenario è ben riassunto da De Rossi. «Il Milan è forte e ha dimostrato di essere più forte di noi negli ultimi anni ma la Roma ha evidenziato che non c’è una grande differenza. Da giocatore sono stato eliminato da squadre meno blasonate di noi e ho fatto il contrario. I numeri dicono che loro erano superiori, la carriera di Pioli dice che è superiore a me e lo rispetto. L’andata, però, sottolinea come il divario tra noi non sia gigantesco. Ci giocheremo.” È chiaro per quale partita si sta preparando: niente barricate. “Vogliamo. Se iniziamo a difendere, il loro gol arriverà. E’ chiaro che se all’ultimo minuto saremo sullo 0-0 non giocheremo per segnare. Dobbiamo dosare bene ciò che stiamo preparando, senza snaturare la nostra mentalità. Liedholm ha detto: “Li ho messi in campo molto bene poi si sono mossi e tutto è cambiato”. Possiamo preparare alcune cose e poi Pioli ne farà altre. Il Milan lo vedrà come ultima spiaggia, non vogliamo che il sogno finisca. Inseguiamo la felicità.”

L’APPELLO

De Rossi, nella sua breve carriera fin qui, sta vivendo cose da allenatore esperto non solo dal punto di vista tecnico. A Udine, ad esempio, è riuscito a gestire al meglio la questione Ndicka con l’arbitro Pairetto: la sua spinta a non proseguire la partita è stata decisiva, ora serve una data per il proseguimento della gara e rischia se la Roma passerà in Europa League. slittamento oltre il 25 aprile prestabilito. «Abbiamo ricevuto complimenti per una cosa normale. Se qualcuno vuole imparare una lezione da questo, vuol dire che siamo in una brutta situazione. Penso e spero che qualunque allenatore avrebbe reagito come me. Qualsiasi giocatore si sarebbe irritato all’idea di giocare senza sapere se uno dei tuoi compagni di squadra ha preso un colpo o, come ci ha detto il ragazzo dell’ECG, ha avuto un infarto. Per quanto riguarda la data, spero solo che per l’integrità del campionato non si sposti fino alla fine. E quindi non si crea un precedente”. Un’affermazione che vale anche per l’Atalanta.

© TUTTI I DIRITTI RISERVATI

Leggi l’articolo completo su
Il Messaggero

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Savona e il film documentario. Il massacro del Nova Festival in Israele insegna. L’alleanza con il fascioleghismo. Lo slogan di Jean Marie Le Pen e quello delle famigerate SS
NEXT verso un accordo per fermare il carbone tra il 2030 e il 2035 – .