visite anche serali – .

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Ferrara, 18 aprile 2024 – Più visite e test a disposizione dei pazienti ferraresi. L’Asl di Ferrara aveva annunciato una «robusta introduzione di servizi» e qualcosa si è fatto. Gli effetti sui tempi di attesa si vedranno, ma gradualmente. Cerchiamo di capire come verrà attuato il nuovo piano nella nostra provincia parlandone con il dottor Mirco Santini, direttore dell’Unità operativa Percorsi ambulatoriali del Governo e responsabile unico dei tempi di attesa dello specialista ambulatoriale interaziendale.

Liste d’attesa: progetto per smaltirle e a destra Mirco Santini, direttore dell’Unità Operativa Governo dei percorsi ambulatoriali

Dottore, qual è la situazione?

“Negli ultimi tre anni il numero dei servizi è già aumentato del 5,7%, raggiungendo un volume di 1,3 milioni per 340mila residenti (che diventano 6,5 milioni se consideriamo le analisi di laboratorio), ma siamo ben consapevoli delle criticità esistenti, soprattutto in alcune branche quali l’endoscopia digestiva, la cardiologia, la dermatologia. Stiamo già introducendo i servizi, e a regime prevediamo di avere un incremento di 130mila servizi all’anno, in particolare nelle filiali più critiche. Le azioni messe in campo hanno già portato ad un incremento di circa 20mila visite e test a disposizione per i prossimi 2 mesi”.

Come hai trovato questi benefici e come pensi di trovarne altri?

“Stiamo seguendo diverse strade. C’è una continua ricerca di figure professionali nel mercato del lavoro, soprattutto per i servizi in cui abbiamo criticità. Convenzionalmente incrementeremo l’acquisto di lavoro freelance intra-moetario da parte di specialisti e servizi del settore privato accreditato. Alle professionalità aziendali, che ringraziamo, la Direzione ha chiesto uno sforzo su diversi aspetti. In primo luogo, un aumento del volume delle prestazioni e l’ottimizzazione delle risorse aziendali, ad esempio utilizzando apparecchiature diagnostiche anche nelle ore serali e festive per non lasciarle inutilizzate lavorando su percorsi per la cronicità e puntando sull’appropriatezza prescrittiva”.

Cosa si intende per percorsi di cronicità?

«Se un paziente entra in un percorso legato a una patologia cronica – ad esempio una pneumopatia o uno scompenso cardiaco oppure uno dei percorsi che richiedono un follow-up specialistico – le prestazioni successive dovranno essere prenotate all’interno del percorso. Per quella patologia l’utente non deve più recarsi al Cup: lascia la visita con il prossimo controllo o servizio già prenotato”.

E l’appropriatezza prescrittiva? Qual è la situazione nel nostro territorio?

“La provincia di Ferrara è seconda nella Regione per produzione e consumo di prestazioni specialistiche ambulatoriali: 1.657 prestazioni ogni mille abitanti contro una media regionale di 1.459. La produzione media nazionale è del 1.014 per mille (dati Agenas). Ciò dipende dalle caratteristiche socio-demografiche ma – vista l’incidenza dei servizi con esito negativo – possiamo ipotizzare che ci siano anche molti servizi inutili. Stiamo quindi lavorando sull’appropriatezza: sono in corso incontri con i medici per condividere corrette indicazioni circa le modalità di accesso agli studi specialistici”.

Tutto molto gentile Dott. Santini ma quando potremo vedere qualche risultato sui tempi di attesa? L’attenzione della popolazione è comprensibilmente massima.

“L’impatto di tutte queste operazioni sarà graduale. Inoltre, abbiamo aumentato la profondità degli ordini del giorno a 24 mesi e stiamo rimodulando le modalità di presa in carico. Quindi potrebbe succedere che in questa prima fase, paradossalmente, nonostante l’aumento dei servizi disponibili si creino situazioni in cui i tempi di attesa sono molto lunghi”.

Puoi farci un esempio pratico per capire meglio?

“Pensiamo ad un paziente che deve prenotare una visita dermatologica. È successo che alla Coppa gli è stato chiesto di farsi carico, cioè di essere richiamato perché il servizio era momentaneamente indisponibile per la limitata profondità dell’agenda. Ciò non accadrà più. Ora il servizio è comunque prenotato, ma potrebbe avere tempi di attesa prolungati, anche oltre quelli previsti rispetto alla priorità della prescrizione, ferme ovviamente le emergenze che vengono garantite, tuttavia il cittadino non verrà ‘abbandonato’ : la situazione sarà monitorata in collaborazione con professionisti e l’utente sarà tenuto informato sull’iter del suo servizio e sulle eventuali anticipazioni”.

 
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