“Molti giovani preferiscono non lavorare nei fine settimana” – .

BOLZANO. Questa non è una novità: bar e ristoranti faticano a trovare camerieri e personale di cucina (ma non è solo una questione di contratti). Sono così tanti infatti io proprietari che desiderano reclutare personale qualificato, riconoscendo tutto quello che c’è da riconoscere, come dovrebbe essere. Il problema, come sottolineato da Confesercenti Bolzano “È solo che non è facile da trovare.”

Non è un caso che uno si sia tenuto nella sede di via Roma incontro parte della direzione della categoria riflettere su questa situazione portandola alla luce bisogni vecchi e nuovi. A tavola Andrea Vinante (proprietario del ristorante Charro’s), Ivan Waldner (Casa al Torchio), Elio Simoni (Birra e Pizza Tortuga) e Luca Bonato (Il Romagnolo).

“Consulto spesso il sito provinciale ma va detto così molti candidati non vogliono un lavoro subito e chiedono di aspettare un po’ di tempo, anche due o tre settimane ha spiegato Vinante -. Il che è anche abbastanza paradossale se consideriamo che sarebbero inseriti in quelle liste proprio per cercare lavoro. Succede spesso e, a lungo andare, ti fa lasciare andare“.

Pubblicateli difficoltà nell’incontro tra domanda e offerta cosa succede quando un candidato arriva effettivamente a proporre? “Bisogna fare una distinzione – ha esordito Ivan Waldner – perché i giovani che vogliono fare carriera in cucina o in sala tendono a preferire soluzioni che li portino a viaggiare, come le navi, o situazioni in cui possono imparare da un’ampia gamma di situazioni, come negli hotel. Per i ristoranti di città ci sono figure disponibili che magari hanno già seguito questo percorso e cercano maggiore tranquillità o profili da professionalizzare. Giovani? Non tutti, ma molti, non vogliono lavorare il sabato sera e accettano solo servizi di guardia. Questo, chiaramente, rende tutto più complicato in un’attività che ha ritmi e orari proprio questa settimana”.

Come riportato da Confesercenti Bolzanosarebbe molto difficile da trovare in particolare personale sotto i 40 anni maggiore età, «ma non perché manchi la volontà: la disponibilità. Chiaramente, fa molta differenza se hai bisogno di lavorare. Ci sono ragazzi che si propongono anche per due lavori”è stato aggiunto Simoni. Tortuga e Charro’s (di Vinante), ad esempio, condividono un apprendista e la collaborazione sta procedendo molto bene.

Quali sono però i condizioni di un cameriere ‘entry-level’? “Nel primo periodo guadagni istipendio netto di circa 1.300 euro con possibilità di conseguire premi per a Orario di 40 ore distribuite su sei giorni settimanali più un giorno libero. Molte imprese, inoltre, preferiscono spalmare la tredicesima e la quattordicesima in busta paga, liquidando regolarmente il TFR in un fondo pensione per non doverlo versare per intero alla fine del rapporto. In questo modo il netto mensile aumenta nettamente, rendendolo spesso ancora più appetibile”, ha continuato Waldner.

Come detto, però, spesso si tratta di le persone devono essere completamente formate: “Purtroppo si crede erroneamente che quella dell’operatore teatrale sia una professione semplice ma non è affatto così – ha sottolineato Vinante -. imparare i tempi a tavola, come approcciarsi al cliente senza perdere tempo, organizzarsi per evitare circoli vuoti, saper gestire l’ordine delle domande e avere piccoli accorgimenti come il vassoio sempre con te. Tutto però deve essere insegnato praticamente sempre sotto stress e questo non è facile”.

Qualche spiraglio, conclude Confesercenti Bolzano, verrebbe dalla disponibilità di studenti universitari: “Anche noi abbiamo qualcosa ma hanno praticamente sempre bisogno di essere reperibili quindi non possono essere inseriti in turni particolari. Un calcolo è semplice per per avere sempre tre persone attive bisogna assumere almeno quattro collaboratori perché ferie, permessi, malattie e riposi richiedono questo ragionamento”.

Non è sempre facile trovarli ed è sbagliato dire che tutti vogliono essere intelligenti. Semmai dovremmo iniziare a ragionamento sugli straordinari che in Italia sono sovratassati e questo ha ben poco senso. Alla fine, i dipendenti preferiscono evitarli. Premetto che la maggior parte dei ristoratori non mette a norma i propri dipendenti danneggia tutti noi scoraggiandoliforse sta pensando se farlo o meno renditi disponibile“.

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