“Ho sentito la sua mano sul mio gluteo scendere fino all’interno coscia: mi sono sentita violata e mortificata”.
È così che una donna ricorda il presunte molestie subite mentre oltre quattro anni fa si trovava su un treno in partenza da Milano e diretto a Roma: episodio accaduto proprio mentre il treno transitava per Piacenza.
IL PROCESSO PER VIOLENZA SESSUALE
E così è stato nella nostra città che il processo per violenza sessuale nei confronti di un cittadino campano – al momento irreperibile e difeso dall’avvocato Paolo Ferroni – accusato di aver palpeggiato un viaggiatore nei pressi del bagno di una carrozza.
L’episodio risale al 16 dicembre 2019. La vittima della presunta violenza stava camminando lungo il corridoio del treno quando, in prossimità della zona bagni tra una carrozza e l’altra, ha avvertito alle sue spalle la mano di uno sconosciuto sulle sue parti intime.
“Ma come ti permetti? Maiale!” gli ha urlato la donna mentre l’uomo, a sua volta, si è difeso dicendo: “Ma come osi non lasciarmi passare?”.
La donna ha raccontato in aula – davanti al giudice Alessandro Rago e al pubblico ministero Ornella Chicca – il palpeggiamento con dovizia di particolari, sottolineando la presenza inequivocabile di una mano straniera tra le sue cosce.
Dopo l’episodio, l’uomo è tornato al suo posto – pur non avendo il biglietto – e la donna si è invece rivolta a un capotreno per denunciare il fatto.
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