‘No al boicottaggio delle università italiane’ – Notizie – .

‘No al boicottaggio delle università italiane’ – Notizie – .
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I rettori delle università italiane restano fermi sulle loro posizioni: il boicottaggio della ricerca e della collaborazione con gli atenei israeliani non può avvenire, “nessuna università ha mai votato in questo senso, solo alcuni Senati accademici hanno sospeso i singoli bandi”, precisa il presidente della Crui Giovanna Iannantuoni, oggi a Roma per una sessione della Conferenza dei rettori. E l’agenda delle università «non la decide certo chi contesta». Parole ribadite dalla ministra Anna Maria Bernini in Parlamento: ‘l’università non è zona franca e non dà impunità a chi commette reati. Allo stesso tempo, la posizione dei rettori appare ‘più morbida’ rispetto a qualche settimana fa.

Per saperne di più No-al-boicottaggio-delle-universita-ital Agenzia ANSA Scontri alla Sapienza, liberati i due arrestati. Studenti in sciopero della fame e incatenati – Notizie – Ansa.it I collettivi che presidiano il Tribunale: nessuna misura cautelare per entrambi gli arrestati. Processo il 22 maggio per la ragazza accusata di resistenza e lesioni e il 23 maggio per il ragazzo accusato di danneggiamento aggravato (ANSA)

Da un lato “non servono norme particolari per la sicurezza nelle università”, chiarisce Iannantuoni. D’altronde “le proteste studentesche sono più che legittime. Non siamo per la guerra ma per la pace e la libertà di espressione. Le mobilitazioni nelle università ci sono sempre state, vanno tollerate, gestite, comprese, valutate. Siamo contrari al pugno duro”, dice il numero uno dell’Università degli Studi dell’Aquila Edoardo Alesse. «I giovani hanno il diritto di protestare ma senza oltrepassare i limiti della legalità», gli fa eco Gerardo Canfora, rettore dell’Università del Sannio. «Ci ​​vuole una riflessione da parte di tutti, io per primo, per capire se abbiamo fatto tutto il possibile per allentare le tensioni», sostiene il rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi.

Per saperne di più cbe4da38c0.jpg No-al-boicottaggio-delle-universita-ital Agenzia ANSA Bernini: ‘Le università non sono zone franche per chi commette reati’ – Notizie – Ansa.it Audizione sui fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo (ANSA)

Nel documento “Buone pratiche, principi e proposte per affrontare i temi della crisi internazionale e umanitaria nelle università italiane” approvato oggi dal Consiglio Crui ed elaborato da un gruppo di lavoro composto dai rettori Montanari, Bonini, Lippiello e Tottoli, diversi vengono avanzate suggestioni come quella – che ha suscitato ironia e perplessità sulla stampa – che “in caso di interruzioni o fenomeni di intolleranza, decidiamo di svolgere gli eventi in altro modo (ad esempio online) evitando però di annullarli ”. “La mobilitazione di tanti studenti universitari – si legge nel documento – deve far riflettere. Come per la tutela dell’ambiente, anche i giovani ci chiedono di assumerci delle responsabilità contro la guerra. Questa richiesta non può rimanere inascoltata. Ci sfida sul ruolo che devono avere le università”.

ILel Senato, il ministro dell’Università, Anna Maria Bernini, ha ribadito che quello della Farnesina “non è il primo, si tratta di un accordo di cooperazione industriale, scientifica e tecnologica tra Italia e Israele. La scienza deve essere libera, non può esistere un boicottaggio. L’università apre loro le porte, non le chiude”. Intanto Francesca e Leonardo, sia dell’associazione Cambiare Rotta che studenti dell’ateneo romano, sono rimasti tutto il giorno incatenati davanti al rettorato dell’Università La Sapienza e in sciopero della fame. «Andremo avanti finché la rettrice Antonella Polimeni non ci darà una risposta e aprirà il dialogo con noi», spiegano mentre buio e freddo scendono sulla città universitaria. Non lontano da loro, i giovani che da domenica sera sono nel presidio hanno tenuto un incontro, a porte chiuse, “per evitare strumentalizzazioni da parte della stampa”. Fuori ci sono ancora delle tende e uno striscione con la scritta: “27 denunciati, vogliamo i vostri medici”, riferito al numero dei feriti tra le forze di polizia dopo gli scontri avvenuti martedì. E in queste ore 32 giovani – due dei quali minorenni – sono stati identificati dalle forze dell’ordine e denunciati alla magistratura per i disordini avvenuti alla Sapienza nelle ultime settimane.

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