l’allenatore si scusa, ma i tifosi sono con lui – .

Il chiacchiericcio morboso che a volte trova sui social una cassa di risonanza drammaticamente distorta – come se tutti fossero i custodi della verità – può far crollare le montagne. Nel calcio, poi, tutto si amplifica perché anche questo è un circo che ha bisogno di una buona regolamentazione.

Gli allenatori discutono con i giocatori e viceversa. Ma nella maggior parte dei casi non emerge molto. Poi accade che, fidandosi di un amico – si spera ormai ex – Zeoli, dopo la sconfitta di Torre del Greco, si confida raccontando i dettagli del dissidio nato con Chiricò ed emergono altri passaggi che sarebbero dovuti restare in sospeso. i confini di uno spogliatoio.

Cielo aperto: il comportamento britannico del club, l’intervento tardivo di capitan Rapisarda in questa diatriba, almeno secondo Zeoli, le mancate scuse di Chiricò avvenute tardivamente anche in questo caso, nello spogliatoio e altri fatti che non sembrano opportuni a noi caso messo in pubblica piazza. Ma a Catania tutti hanno la vocale, diffusa a macchia d’olio in modo infame – il termine è forte, soprattutto se scritto su un giornale, ma non c’è altra parola da usare – e si scatena l’inferno.

La dichiarazione

Ieri pomeriggio la società ha diffuso un comunicato in cui lo stesso Zeoli si è scusato pubblicamente, sottolineando di aver già chiarito ogni dettaglio con Vincenzo Grella, vicepresidente.

Il testo, tratto dal comunicato del Catania con le parole di Zeoli: «Ritengo opportuno e doveroso chiedere scusa anche pubblicamente alla società e alla squadra per il contenuto di una mia nota strettamente privata, risalente alla settimana successiva alla partita persa contro la Turris e divenuta oggetto di diffusione non autorizzata. Ho già chiarito tutti gli aspetti di questa situazione con dirigenti e giocatori, assumendomi la piena responsabilità del caso. Mi auguro che questa breve nota possa servire a chiudere la questione e riportare l’attenzione sulla partita decisiva in programma a Potenza contro il Sorrento”.

Le analisi

Occorre fare un’analisi approfondita del personaggio. Ci sono allenatori che pensano solo allo stipendio, altri che mettono la missione davanti a tutto con il senso di appartenenza che Zeoli ha sempre avuto, fin dalla prima delle 100 partite giocate con il Catania, evocando non solo il Taranto, perché quella è una partita epica e sarebbe fin troppo semplice riassumere il suo impegno ricordando una sola gara. Ha lavorato al fianco di Ferraro, nel rispetto dei ruoli, è stato chiamato in prima squadra dopo un ottimo inizio con le giovanili, restando al suo posto. Quando ha preso in mano le redini della Serie C, non pensate che abbia parlato di ingaggio. La missione di completare al meglio il campionato viene prima di tutto. Ed è quello che ha provato a fare Zeoli.

Se, quindi, un giocatore si oppone chiaramente ad una sostituzione, la cosa può essere discussa e chiarita. Chiedere scusa al proprio allenatore è stato un dovere morale e un atto di maturità. Zeoli ce l’ha fatta, Chiricò ci è arrivato comunque.

Le conclusioni

Dopo le chiacchiere che hanno scosso l’ambiente, arriviamo a tre conclusioni. La prima: Zeoli ha riscontrato un ampio consenso da parte dei tifosi che hanno avuto – come se non bastasse – un’ulteriore conferma di quanto questa persona tenga al Catania. E oggi tutti scrivono: “Zeoli non si tocca”. La seconda: è inutile invocare punizioni esemplari contro questo o quel giocatore. Se qualcuno – più di uno – doveva essere fuori rosa, sarebbe dovuto succedere un mese fa. Adesso dobbiamo proseguire tutti insieme fino al traguardo e a fine stagione sarà la società a fare il punto su un anno insensato sotto tanti punti di vista. Terzo: non sempre la gestione britannica a Catania paga. Hai bisogno del bastone, non solo della carota.

Piccola nota: l’azienda dà un segnale forte alla squadra riconfermando Zeoli nell’elenco dei dipendenti. Proprio per il significato del suo sfogo privato in cui emerge tutto il suo amore per il calcio rossoblù, meriterebbe un contratto a vita. E non parliamo di soldi, ma di principi che a questo mondo quasi non esistono più.

Tag: Catania 7u7 Zeolis 7u7 privato 7u7 sfogo 7u7 vocale 7u7 virale 7u7 tempesta 7u7 rompe 7u7 allenatore 7u7 si scusa 7u7 tifosi 7u7

 
For Latest Updates Follow us on Google News
 

PREV Cremo batte Pisa 2-1 – US Cremonese – .
NEXT Primavera – Bologna-Milan 2-1: altro brutto stop