Salerno, al via il corso di Neurologia interventistica all’Università di Bologna – .

Salerno, al via il corso di Neurologia interventistica all’Università di Bologna – .
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Il corso è organizzato dalla struttura complessa di Neuroradiologia dell’IRCCS Istituto di Scienze Neurologiche di Bologna – Azienda USL di Bologna e con il patrocinio del dipartimento di scienze biomediche e neuromotorie dell’Università di Bologna, in collaborazione con la struttura complessa di neuroradiologia e l’unità operativa dipartimentale di Radiologia vascolare e interventistica dell’AOU «San Giovanni di Dio e Ruggi D’Aragona» di Salerno e con la SC di Neuroradiologia dell’Ospedale del Mare del Centro ASL Napoli 1.

Il corso si inserisce in una serie di importanti appuntamenti, che rappresentano un necessario e costante aggiornamento sulla neuroradiologia interventistica Si rivolge principalmente agli specialisti di neuroradiologiaradiologi, neurochirurghi, neurologi, anestesisti, cardiologi, chirurghi vascolari, medici di pronto soccorso e tutte le figure professionali che rientrano nell’ambito dei percorsi di gestione delle patologie di interesse neurointerventistico.

Il professore sottolinea l’importanza degli argomenti trattati Luigi Cirillo, direttore della Scuola di specializzazione in radiodiagnostica dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e direttore scientifico del corso: «Il continuo e costante incremento dell’attività Neuroradiologica Interventistica è confermato dai dati AGENAS (2022), che mostrano più di 1.800 interventi in L’Italia ha eseguito per malformazioni vascolari cerebrali (aneurismi cerebrali), mentre nel 2023 le trombectomie trattate nell’ictus ischemico secondo il Registro endovascolare italiano (REI) sono state circa 4.000. Oltre a promuovere la cultura della formazione continua e dell’aggiornamento specialistico, il convegno salernitano, che vanta una storia di diciotto edizioni, garantisce un efficace confronto multidisciplinare, volto ad omogeneizzare e migliorare l’assistenza terapeutica per i nostri pazienti nei numerosi centri in Italia dove vengono regolarmente eseguito. Ad oggi, oltre alle competenze professionali, è fondamentale impegnarsi nell’organizzazione e nella definizione dei percorsi assistenziali e nella formazione del personale per una migliore gestione delle risorse”.

Il corso, inserito nel programma nazionale di formazione continua in medicina e accreditato ECM 13 crediti formativi validi per il triennio 2024-2026, si articolerà in due sessioni nella mattinata di venerdì 19 aprile, che verteranno sulle novità relative alle difficoltà organizzative e sul tema della comunicazione al paziente, con specifica attenzione alle norme giuridiche che la regolano, come ad esempio il decreto legislativo 22 dicembre 2017 n. . 219, che definisce come tempo di cura il tempo della comunicazione tra medico e paziente.

Inoltre verranno presentati e discussi strumenti utili implementare una corretta comunicazione tra gli operatori, così come con il paziente, finalizzato a ricercare l’umanizzazione della cura. Le sessioni successive (due focalizzate sull’ipoperfusione cerebrale e due sull’ipertensione endocranica) vedranno alternarsi presentazioni di professionisti di fama nazionale e internazionale con casi clinici per stimolare e approfondire un costruttivo confronto multidisciplinare. Le numerose edizioni del Corso, tenutosi sempre a Salerno, hanno avuto il grande merito di riunire i diversi specialisti e comunicare in modo costruttivo e propositivo.

Proprio il confronto e il dibattito, che continua si evolvono all’interno delle specialità coinvolte nelle scienze neurologiche, ci consentirà di definire raccomandazioni ottimali per offrire al paziente terapie, ciascuna indirizzata al suo caso specifico, all’interno di percorsi diagnostico-terapeutici interdisciplinari. Dopo il convegno dello scorso anno, l’edizione 2024 sottolineerà l’importanza della multidisciplinarietà in campo clinico-assistenziale, ma anche in campo scientifico, cioè la ricerca nelle più comuni patologie neurovascolari legate all’ipoperfusione cerebrale e all’ipertensione endocranica, per le quali la scelta di The il miglior percorso diagnostico o terapeutico dipende fortemente dal neuroradiologo. Grazie alla presenza di colleghi provenienti da strutture all’avanguardia, sia per organizzazione che per aggiornamento tecnologico e ricerca, anche provenienti dall’Europa (Francia, Spagna, Svizzera), il corso mira a integrare le competenze e ampliare le conoscenze.

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