tutti agli arresti domiciliari – .

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Picchiata sulla Domitiana, escono dal carcere i 3 aggressori di Giugliano e Villaricca, tutti agli arresti domiciliari

Sono già usciti dal carcere i 3 ragazzi arrestati per il pestaggio dell’agente della polizia municipale sulla Domiziana. Il gip ha convalidato l’arresto ma ha disposto la messa agli arresti domiciliari per i tre con braccialetto elettronico. Riguarda Carmelo Maglione (difeso dall’avvocato Luigi Poziello), Pietro Sarnelli e Tommaso Sanniola (difeso dall’avvocato Domenico Dello Iacono). Sono accusati di lesioni e violenza privata. È caccia agli altri partecipanti al violento pestaggio.

I fatti sono avvenuti lo scorso 7 aprile sulla SS7 Quater Domiziana. L’agente della Polizia municipale di Napoli, 45 anni, fuori servizio, era con moglie e figli. È stato circondato dalla muta e colpito ripetutamente e con inaudita violenza con calci e pugni, fino a essere lasciato esaminato sull’asfalto. La famiglia stava rientrando da una giornata trascorsa al Reggia Outlet di Marcianise quando sono accaduti i fatti nei pressi della Domitiana.

Uno sgradito sorpasso da parte dell’ufficiale ha scatenato la rabbia del branco. A quel punto prima Maglione a bordo di una BMW e poi Sarnelli a bordo di un’Audi lo hanno prima tamponato da dietro e poi lo hanno costretto allo stop. Quando è sceso dall’auto la vittima è stata circondata e picchiata. Anche i due figli e la moglie dell’agente sono stati picchiati con calci e pugni. Fondamentale per le indagini è stato un video amatoriale girato da una persona presente sul posto che ha poi postato le immagini sui social. Il video è diventato virale in breve tempo.

LA STORIA DELLA VITTIMA

Ecco il racconto della vittima raccontato agli inquirenti: “Dopo essere stato costretto a fermarmi, sono sceso dalla macchina per capire cosa volesse il conducente dell’auto verde. Appena sceso dall’auto non mi sono accorto che l’altra macchina nera arrivava da dietro colpendomi facendomi cadere a terra. Mi sono subito alzato, ma sono stato aggredito fisicamente dagli occupanti di entrambe le auto. Per cercare di proteggere la mia famiglia, mi sono rialzata per cercare di difendermi, ma sono stata picchiata da due ragazzi, che mi hanno fatto cadere a terra e perdere conoscenza. Ricordo che prima di perdere conoscenza ricevevo anche forti calci sul viso e sul corpo. Dopo qualche secondo, grazie all’aiuto di alcuni passanti, ho ripreso conoscenza e mi sono reso conto che le due auto si erano allontanate. Dopo poco, sul posto è arrivata un’ambulanza del 118 che ha prestato cure a me e alla mia famiglia, vittime anche loro del vile attacco. Dopo aver ricevuto le cure necessarie, una ragazza si è avvicinata a me, dicendomi che aveva filmato quanto accaduto con il suo cellulare e che avrebbe consegnato tutto al personale della polizia stradale, che successivamente è intervenuta sul posto. Dopo i controlli effettuati dalla pattuglia della Polizia Stradale, mi preparavo a rientrare a casa e verso le 19.00 mi sono portato, insieme a mio figlio Luigi, all’ospedale Pineta Grande di Castel Volturno, poiché avvertivamo forti dolori a varie parti del corpo. Dopo le cure sia a me che a mio figlio è stato rilasciato un certificato medico con prognosi di 3 giorni.

Nel corso dell’aggressione la vittima avrebbe denunciato anche il furto di un cellulare, mai ritrovato.

È stato possibile identificare anche attraverso le targhe dei due veicoli filmati, entrambe le auto erano state noleggiate il giorno prima dell’aggressione.

L’amicizia scoperta grazie alla prenotazione del ristorante

Dopo la diffusione del video sui social network, i tre soggetti identificati si sono recati in questura per rendere dichiarazioni autoaccusative al fine di mitigare la loro posizione, raccontando di una discussione avvenuta perché provocati e che si conoscevano solo di vista. , ma che non uscivano insieme.
Dagli accertamenti è invece emerso che i soggetti erano amici ed erano sicuramente usciti insieme e che si frequentavano regolarmente, infatti erano stati insieme a pranzo il sabato precedente in un ristorante in zona Lucrino. Sarnelli e Maglione avevano entrambi riferito di essere stati a pranzo al ristorante ma hanno tenuto a precisare che non erano usciti insieme e non si vedevano, conoscendosi solo di vista, per non sostenere la teoria di un attacco effettuato congiuntamente. Ma sono stati smentiti dai fatti appena riportati, visto che anche l’eventuale giustificazione di un incontro casuale presso lo stesso ristorante è smentita dalla prenotazione effettuata il giorno prima per 11 persone.

Tag: Picchiare Domitiana Aggressori Giugliano Villaricca lasciare carcere casa arresto

 
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