Le università americane creano 700 milioni di ricchezza in Italia (253 milioni in Toscana) – .

Le università americane creano 700 milioni di ricchezza in Italia (253 milioni in Toscana) – .
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La presentazione a Palazzo Vecchio dello studio Irpet sull’impatto economico delle università americane in Italia

Le università americane che hanno una sede in Italia, nella quale organizzano semestri di studio per i propri studenti, generano una ricchezza significativa per il Paese: si tratta di 697 milioni di euro nel 2024, secondo le stime appena effettuate da uno studio dell’Irpet (l’Institute for pianificazione economica della Regione Toscana) commissionato da Aacupi, l’associazione delle università americane in Italia guidata da Fabrizio Ricciardelli, che ha aggiornato una ricerca condotta dieci anni fa. Il numero di posti di lavoro creati è di circa 10.600. La maggior parte di questi 700 milioni vengono generati nel Lazio (254,8 milioni) e in Toscana (253 milioni), le due regioni dove si concentrano gli universitari americani: su 40mila studenti attesi quest’anno, 18mila sono attesi in Toscana, principalmente a Firenze ma anche ad Arezzo, Siena, Prato, Cortona, Montepulciano, Sansepolcro.

Investimenti universitari, spese studentesche, indotte dai viaggi di parenti e amici

Il contributo delle università americane al Pil italiano comprende gli investimenti delle istituzioni educative straniere, le spese degli studenti durante il soggiorno e le entrate derivanti dai viaggi di parenti e amici che vengono in Italia a far loro visita. “E non abbiamo valutato il patrimonio immateriale – ha spiegato Renato Paniccià dell’Irpet, illustrando la ricerca svolta con Silvia Duranti e Massimo Donati in Palazzo Vecchio a Firenze, alla presenza del consigliere dell’Università Elisabetta Meucci – il patrimonio rappresentato da quello la permanenza in Italia lascia un segno nella vita e nelle decisioni future degli studenti”.

Le iscrizioni sono tornate ai livelli pre-Covid

La valutazione dell’impatto economico delle università americane presenti in Italia, 70% private e 30% statali, è legata alla ripresa delle iscrizioni dopo la fase buia del Covid quando, nel giro di una settimana, nella primavera del 2020, l’Italia ha visto gli studenti nordamericani scomparire totalmente. Il 2021 è stato l’anno di grande timore per il futuro dello ‘Studiare all’estero’ (come vengono chiamati i programmi di istruzione all’estero); nel 2022 c’è stato il ritorno degli studenti in Italia, proseguito fino a 30mila nel 2023. Quest’anno si ritornerà ai livelli pre-Covid di 40mila studenti, frequentando 148 università americane. L’Italia è, insieme al Regno Unito, il Paese preferito dagli studenti universitari nordamericani per studiare all’estero.

Rafforzare la presenza delle università americane a Firenze

“I numeri generati dalle università americane sono molto importanti per l’economia nazionale e per città come Firenze – ha detto l’assessore Meucci – per questo vogliamo rafforzare la presenza qualificata nel nostro territorio, facilitandone l’insediamento e lo sviluppo”. Uno sviluppo a cui sta lavorando il presidente dell’Aacupi Ricciardelli, sottolineando anche i posti di lavoro creati dalle università americane in Italia: “Sono più di 10mila lavoratori, in maggioranza a cui se ne aggiungono cinquemila provenienti dall’indotto”.

Tag: università americane creano ricchezza milioni Italia milioni Toscana

 
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