assolto. Suo marito terrorizzava i bambini e lei li portava da sua madre, ma il suo ex marito sapeva tutto – .

PESARO – Si sarebbero aperti i cieli e sarebbe arrivato l’Armageddon, con le palle di fuoco che avrebbero colpito i bambini. Così un uomo terrorizzava i suoi piccoli nel contesto di un rapporto coniugale fallito. Questa è la storia complicata di una separazione finita davanti ai giudici con denunce incrociate da marito e moglie. La madre dei bambini, pugliese di 42 anni, aveva denunciato il marito per maltrattamenti in famiglia. Un processo che è già arrivato alla sentenza d’appello che ha portato a una condanna a 2 anni per l’uomo che è stato costretto anche a frequentare un corso per uomini violenti. Ma lui aveva denunciato la donna per sottrazione di minori (i due figli della coppia) e l’altro giorno c’era stata la sentenza a Pesaro davanti al giudice unico.

A causa della separazione con il marito, che non pagherebbe più gli alimenti, nell’estate del 2022 la donna è stata costretta a lasciare la casa comune che aveva con l’ex, fino a tornare in Puglia a casa dei genitori, per motivi economici. E aveva portato con sé i suoi due figli. Ed è qui che è nata la denuncia dell’uomo.

Era arrivato anche a minacciare i suoi figli che frequentavano sempre meno il mondo dei testimoni di Geova, a causa dell’allontanamento della madre dalla fede. In aula la donna ha riferito quello che l’ex marito avrebbe detto ai figli per spaventarli e allontanarli da lei. Cioè sarebbero stati bruciati dalle palle di fuoco a causa della donna che aveva smesso di portarli alla Sala del Regno. Ha anche citato Armageddon per spaventarli e farli dire che non era una buona madre. In aula, però, l’imputata, difesa dall’avvocato Elena Fabbri, ha contestato tutte le accuse e riportato le chiacchierate che ha scambiato con la 40enne, dimostrando come quest’ultima fosse a conoscenza di tutti gli spostamenti della donna. Non solo, avrebbe conosciuto anche la strada della casa dei suoceri che aveva ospitato la donna e i due bambini. Quindi nessuna sottrazione, solo uno stato di necessità. Motivo per cui il giudice ha assolto la donna perché il fatto non sussiste.

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Corriere Adriatico