Via libera del Comune all’utilizzo delle case nel parco fluviale – Teramo – .

TERAMO. Un privato e TeAm gestiranno, separatamente, le due nuove case in legno nel parco fluviale del Teramo. La prima struttura, in via Vecchio Mattatoio, è stata inaugurata esattamente un anno fa ma mai utilizzata. Il secondo, nella zona del ponte delle Catene, è stato completato poche settimane fa ma sono ancora in corso le procedure tecnico-burocratiche per l’allacciamento dei servizi. Costruiti con materiali ecosostenibili e seguendo criteri di armonizzazione con l’ambiente circostante, avranno finalità e gestioni diverse. Ci vorranno ancora alcuni mesi prima che entrambi possano essere pienamente utilizzabili.
al PONTE DELLE CATENE
Qui la casa sarà gestita da TeAm che dovrà utilizzarla per finalità legate alla tutela dell’ambiente e della biodiversità, alla diffusione della cultura del riciclo, delle energie rinnovabili e della mobilità sostenibile. Teramo Ambiente, che si occuperà anche della manutenzione dell’area verde circostante, dovrà garantire l’accesso anche a tutte le associazioni che ne faranno richiesta per progetti e attività condivise sulla tutela dell’ambiente. La casa vuole essere un punto di riferimento all’interno del parco fluviale soprattutto per le scuole e le comunità educative del territorio teramano. L’indirizzo, che segna questo percorso, è stato approvato dalla giunta nei giorni scorsi ed entro l’autunno la struttura potrebbe aprire i battenti.
in VIA VECCHIO MATTATOIO
In occasione della fiera agricola che si svolgerà nel tratto di parco fluviale intitolato a Davide De Carolis dal 24 al 28 aprile, verrà utilizzata per la prima volta la casetta vicino al lago: vi verranno infatti organizzate attività per bambini e ragazzi, come letture e laboratori, incentrati sulla natura e sul rispetto dell’ecosistema. Ma la struttura è destinata a diventare un chiosco per la somministrazione di bevande e il Comune sta lavorando in questa direzione, avendo iniziato a predisporre un bando per la gestione. Il bando sarà rivolto ai privati ​​ma avrà anche un vincolo sociale: l’idea degli amministratori è quella di prevedere come obbligo per il futuro gestore l’assunzione di una o più persone con disabilità. Quanto si intende realizzare si muove quindi su un doppio binario: quello commerciale, che consentirà di dotare finalmente il parco fluviale di un punto di ristoro, e quello sociale, favorendo l’inclusione in un’area che fin dalla sua riqualificazione vuole essere un luogo di luogo di aggregazione accessibile e fruibile a tutti. I tempi, però, non saranno brevissimi in quanto la gara è ancora in fase di lavorazione.
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