ci sarà meno concreto – .

Meno cementificazione, più ambiente. Questo è il significato di 14 norme ambientali dalla Commissione Tecnico-Scientifica, sulla base della sua approvazione del Autostrada Zes a Trapaniun’arteria che permetterà di collegare direttamente l’autostrada al porto tramite 7 rotatorie, un cavalcavia e vasche di raccolta delle acque meteoriche e vasche di laminazione (qui il primo e il secondo episodio della nostra indagine sulla nuova autostrada), al costo di quasi 18 milioni di euro.

La strada, dunque, verrà realizzata, ma non come era stata originariamente progettata e presentata a febbraio in un convegno a Palazzo D’Alì. Il CTS ha accolto le osservazioni presentate dal Comune di Trapani, che miravano, tra l’altro, a protezione del canale dell’ex miniera di sale del Collegio. Il punto che fa gridare vittoria a Palazzo D’Alì è il tredicesimo: “Revisione della progettazione verificata nell’incontro con i funzionari del Comune di Trapani”.

Il Comune vuole “salvare” il canale

Il sindaco Giacomo Tranchida e il dirigente Orazio Amenta avevano puntato il dito contro la volontà di “seppellire” ciò che resta di un canale dell’ex salina del Collegio, quello che costeggia il deposito dell’Aeronautica Militare, tra via Giuseppe Salvo e via Libica.

Il motivo è semplice. Il Comune vorrebbe adibire quell’area a valvola di sicurezza per la pioggia che ha colpito la città. Evitando così continui allagamenti nella zona circostante. Ma il progetto originale dello Zes prevedeva il riempimento del canale e la sua sostituzione con un tubo da 500 millimetri.

Le altre recensioni

Inoltre, in caso di modifica del progetto, sarà necessario fare riferimento anche al funzionalità del canale Redaquello che costeggia via Zir e via Libica, e sarà necessario realizzare il cavalcavia pedonale allo scorrimento veloce, quello che ti collegherà Villa Rosina con il resto della città.

Il canale Reda è importante soprattutto per l’ambiente, perché è un canale che porta l’acqua di mare alle saline, mentre nel progetto Zes è diventato un canale dove confluiscono le acque piovane, con il rischio di ridurre la salinità dell’acqua che arrivato nelle vasche di raccolta del sale.

Le reazioni

Tra le prime a sollevare dubbi sul progetto c’è stata Cristina Ciminnisi, deputata regionale del Movimento Cinque Stelle. Già il giorno successivo all’approvazione del progetto da parte del consiglio comunale, il parlamentare ne ha evidenziato tutte le criticità.

Avevamo ragione. La nostra non era una posizione ideologica – sono le sue parole -. Le prescrizioni confermano i nostri dubbi sul monitoraggio ambientale, sul controllo dei sistemi di ricezione e trattamento delle acque piovane e del loro impatto sui canali, sul sistema fognario e di tenuta idraulica del territorio urbano. Avevamo evidenziato il rischio che i canali di deflusso delle acque meteoriche venissero bloccati”.

 
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