L’Iran è l’arma di distrazione di massa di Israele per continuare indisturbato il genocidio a Gaza e in Cisgiordania.

Nelle ultime 24 ore, criminali di guerra che impropriamente si definiscono Forze di Difesa Israeliane hanno massacrato 42 palestinesi a Gaza e ne hanno feriti altri 63. Pertanto, il bilancio delle vittime palestinesi dal 7 ottobre è salito a 34.012 morti (senza contare i dispersi) e 76.833 feriti. La maggior parte delle vittime sono donne e bambini.

Ma la moralità dell’esercito dello Stato ebraico non si ferma solo a Gaza, e insieme ai coloni ebrei i soldati di Tel Aviv cercano di riprodurre il genocidio avvenuto a Stgriscia anche nei Territori occupati, dove stasera il Ministero della Sanità ha annunciato l’uccisione di un adolescente da parte delle forze di occupazione israeliane nel campo profughi di Tulkarem, a nord della Cisgiordania.

Il Ministero ha riferito che il sedicenne Qais Fathi Nasrallah, questo era il suo nome, è stato dichiarato morto al momento del suo ricovero nell’ospedale governativo di Tulkarem, dopo aver subito ferite da arma da fuoco durante l’offensiva israeliana in corso in quel paese. campo rifugiati. Il corrispondente della WAFA ha detto che Nasrallah è stato colpito alla testa da colpi di arma da fuoco israeliani sulla strada che porta al quartiere di Shweikeh, a nord del campo.

Questa mattina, rapporti provenienti dal vicino campo di Nour Shams hanno indicato che diversi palestinesi sono stati uccisi dalle forze di occupazione israeliane questo pomeriggio. Fonti locali riferiscono che un’unità militare speciale israeliana ha fatto irruzione nell’abitazione di un civile nel quartiere di Al-Ayadeh, dove avrebbe ucciso quattro giovani che vi si erano rifugiati. Poco prima di mezzogiorno, Salim Faisal Ghanem, 30 anni, è stato ucciso dalle truppe israeliane anche lui nel campo di Nour Shams. Era il fratello di Amer e Ahmed Ghanem, uccisi dall’esercito di occupazione israeliano in un raid nell’ottobre 2023.

Ma tutti questi morti sono palestinesi… non sono israeliani. Quindi possono e devono essere uccisi perché avranno fatto qualcosa… come dice lo “pseudo” giornalista Battista (nome presagio), ospite della trasmissione televisiva di un certo Porro, uomo agitato che sostiene di definirsi giornalista e che in passato (per scherzo secondo lui) ricattava per conto di Berlusconi il portavoce del presidente di Confindustria Marcegaglia, mentre oggi si riduceva a baciare la pantofola di una Meloni qualunque, semplice sfavorita della Garbatella.

Ma il concetto che in fondo sono palestinesi e per questo devono essere eliminati dagli israeliani, in quanto ebrei e per questo autorizzati dalla loro “appartenenza” a essere giustificati a fare ciò che è loro più conveniente, non appartiene solo ai giornalisti come una scocciatura, ma anche alla comunità internazionale, in primis a quella che “pretende” di rappresentare la democrazia compreso il rispetto dei diritti umani (quella che “oggi” intendiamo per democrazia… non certo quella ateniese).

Sono i presunti leader democratici che giustificano il genocidio (che non riconoscono come tale) di Gaza con il massacro di israeliani, in quel caso definiti ebrei, compiuto il 7 ottobre dalle milizie della resistenza palestinese, ma senza spiegare perché 6.500 palestinesi sono stati uccisi dal 2008 al settembre 2023, avrebbero dovuto essere massacrati dagli israeliani, impunemente. Pertanto, se i palestinesi vengono assassinati, allora è giusto che vengano sterminati… anche i civili. Se però gli assassini sono gli israeliani, in quanto ebrei, allora non c’è niente da dire… a loro tutto è dovuto e concesso.

È lo stesso motivo per cui questi presunti leader si scandalizzano per lo slogan Palestina Libera, mentre non hanno nulla da ridire sullo statuto del Likud, risalente al 1973, che non riconosce la Cisgiordania e spera in una terra di Israele che si estende dal dal Giordano al Mediterraneo!!! Ed è proprio sulla base di questo concetto che i coloni ebrei si sentono moralmente autorizzati – con l’aiuto del morale esercito israeliano – a compiere atti di puro e semplice terrorismo nei Territori occupati: rubare, saccheggiare, appiccare incendi, uccidere… molti, in quanto ebrei, possono farlo.

Questa non è propaganda e tanto meno antisemitismo. Questi sono semplicemente fatti che descrivono una realtà che viene negata dal 1948. Ora è il momento di dire basta.

Altrimenti ci spieghiamo con i fatti perché tutta questa ingiustizia contro i palestinesi deve essere considerata dovuta e giustificata.


Crediti immagine: Wafa, Qais Fathi Nasrallah a 14 anni

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