Pasquale Salvemini del WWF di Molfetta, ha voluto però fornire alcune precisazioni al riguardo: «Capisco il malcontento di chi non prova certo piacere nel vedere roditori per strada ma, allo stesso tempo, va sottolineato che l’incontro più frequente con questi animali è legato proprio alla derattizzazione. Lo stesso veleno che viene utilizzato per eliminare i topi, nella maggior parte dei casi, li spinge a compiere azioni tendenzialmente contro la loro natura come, ad esempio, uscire durante le ore diurne o recarsi in zone molto frequentate dalle persone”.
L’ASM Molfetta, intanto, controlla sistematicamente i tombini fognari per poter proseguire le operazioni di pulizia. Spesso la presenza dei ratti è dovuta allo stato di abbandono di numerose sottovesti, che non vengono pulite dai proprietari e dove i roditori proliferano in tutta tranquillità. Ma non solo, perché un altro fattore determinante è la trasgressione delle norme sulla raccolta porta a porta, come il mancato utilizzo delle vaschette.
Secondo i rilievi forniti nei mesi scorsi dall’azienda municipale, infatti, solo il 5% delle esche piazzate sono state mangiate dai roditori, che al boccone della trappola preferiscono gli avanzi abbandonati ogni giorno dagli incivili per strada.
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