Bari, sempre più furti d’auto e case: è emergenza. “Così spaventato”

Bari, sempre più furti d’auto e case: è emergenza. “Così spaventato”
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Cresce l’allarme insicurezza nel Municipio 5 con i cittadini sempre più preoccupati “per lo stato di abbandono” in cui versa il quartiere. In molti sottolineano: «Non basta aumentare i pattugliamenti, ma serve più presenza con interventi mirati per rendere più sicure alcune aree». Sono diverse le problematiche che portano i cittadini a chiedere maggiore attenzione al quartiere, compresi gli ultimi episodi relativi ad arresti per estorsioni e violenze, e a furti.

Per quanto riguarda i furti, l’ultimo risale a mercoledì scorso quando nel centro di Santo Spirito, una donna residente nel quartiere è stata derubata della sua auto mentre si trovava nel suo studio. L’incidente è avvenuto alle 18, quindi di giorno. “Possibile che nessuno – aveva riferito la donna – abbia sentito i vetri rompersi o sentito il rombo di una partenza ad alta velocità?”, ha concluso, evidenziando l’indifferenza e la mancanza di sicurezza nel quartiere. Solo poche settimane fa, sia Santo Spirito che Palese sono stati teatro di altri episodi. Dal padre picchiato fuori da una scuola piena di bambini nel tentativo di fermare il furto della sua auto, ai continui furti in appartamenti, avvenuti anche a Torricella, alcuni con persone in casa. Ma non solo, anche il tentato stupro denunciato dall’avvocato Krizia Colaianni. E non è finita qui. A ciò si aggiungono gli ultimi fatti di cronaca che preoccupano non solo i cittadini ma anche la Procura, in particolare il sostituto procuratore di Bari, Francesco Giannella, intervenuto sulla vicenda.

“La condizione in cui vivono alcune zone meno centrali della città, erroneamente considerate pacifiche ma dove a volte prevale l’illegalità, è talvolta strisciante e molto tollerata”, ha detto, ricordando una serie di episodi avvenuti nel Municipio 5, tra cui il pestaggio di un 15enne, ma anche casi di estorsioni da parte di commercianti, anche ai danni dei titolari del bar Gabbiano di Santo Spirito con condanne di persone vicine al clan Strisciuglio e non solo. Tra gli episodi ricordati anche il pestaggio dei familiari di un collaboratore di giustizia in un palazzo centrale di Palese, con violenza sessuale e, ancora, il pestaggio sul lungomare Santo Spirito. “Il 20 febbraio 2023 – ha proseguito – furono arrestate in flagrante anche alcune persone vicine al clan Strisciuglio per estorsione aggravata ai danni di una carrozzeria”. C’è poi l’ultima operazione, quella relativa al porto, in cui secondo quanto emerso, un armatore avrebbe pagato una tassa per evitare l’affondamento della sua imbarcazione, mentre un altro avrebbe versato una somma di 500 euro a titolo di “corrispettivo per il risarcimento del danno da lui stesso subito in un incidente avvenuto tra la sua imbarcazione e quella degli indagati”. Inoltre, i presunti estorsori avrebbero “costretto un assistente della polizia ricreativa a pagare delle somme a titolo di protezione. Fallimento a causa dell’opposizione della vittima”, ha concluso.

“Siamo preoccupati – ha sottolineato un cittadino – questo luogo è sempre meno sicuro. Le cose accadono davanti agli occhi di tutti, ma noi facciamo finta di non vedere, facciamo finta che vada tutto bene. Ben vengano controlli e pattuglie, il nostro presidente comunale si sta impegnando, ma non bastano perché la zona è grande e c’è poco interesse ad aiutarsi a vicenda. I furti sono ormai all’ordine del giorno e, in momenti insospettabili, le persone hanno paura di camminare per strada e persino di restare in casa. Vogliamo più presenza da parte delle istituzioni, più eventi, più iniziative affinché questo Comune non sia un quartiere dormitorio e quindi con le porte totalmente aperte ai criminali che agiscono a piede libero. Non vogliamo più stare in periferia, siamo stanchi”, ha concluso.

 
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