Basilicata, ultimo test prima delle elezioni europee tra polemiche su aborto e Ponte di Messina – .

Si torna al voto nel fine settimana: seggi aperte, da domenica a lunedì, in Basilicata per il rinnovo del consiglio regionale. Centrodestra contro centrosinistra. Sondaggisti che non si spingono troppo oltre, bookmaker transatlantici sul destino dell’esecutivo dopo le elezioni europee.

La sfida

Vito Bardi, governatore uscente di Forza Italia, sfida il centrosinistra Piero Marrese. I dettagli di questa partita che, come tutte le consultazioni del Bel Paese, è considerata una mini prova nazionale. “Ah – sospira un transatlantico – qui anche le elezioni nel mio condominio sono politicizzate”. Dettaglio di questa partita di aprile: Bardi ha con sé sette liste e sarà supportato anche da Matteo Renzi e Carlo Calenda. Insomma, centrodestra extralarge. Marrese potrà contare su cinque liste. Due dettagli in più: c’è un terzo incomodo che si chiama Eustachio Follia e non c’è voto diviso. Inutile dire che bisogna tenere d’occhio l’affluenza alle urne.

Voto di calibro nazionale

Qui, però, la questione è nazionale. I leader del centrodestra si sono presentati compatti e uniti al comizio finale di Potenza. Dopo una settimana trascorsa sulle montagne russe – dall’aborto al Ponte sullo Stretto – è urgente invertire la narrazione di un centrodestra diviso che rischia di implodere dopo le elezioni europee. Ecco perché quando l’inquilina di Palazzo Chigi si materializza per l’ultimo comizio prima del voto diffonde all’esterno un messaggio unitario per rilanciare la coalizione: «Per me è molto importante questa boccata d’aria fresca, non il fatto che stiamo all’aperto, ma è possibile anche tornare in strada, raccogliere il proprio entusiasmo e trasformarlo in carburante per avere l’energia per fare questo difficile lavoro che stiamo portando avanti. È fondamentale sapere che c’è consenso ed entusiasmo, che uno lo fa per qualcuno, questa vita non si può fare per se stessi, finché il popolo italiano me lo chiederà non mi risparmierò per il lavoro”.

Il primo ministro e il governo

La Meloni elogia i risultati del governo che «sono certificati da diversi indicatori che non vengono dal governo ma da soggetti terzi che dicono che l’Italia oggi, nonostante una situazione esplosiva attorno a noi, se la passa meglio di tanti Paesi europei. Oggi non è più nelle retrovie”. E ancora: «Stiamo condividendo un’esperienza difficile ed entusiasmante. Il centrodestra non sta insieme per interesse ma da trent’anni sta insieme per scelta, perché abbiamo una visione da costruire e dare a questa Nazione. Non credete alle fake news sul fatto che stiamo litigando, vogliono fomentare discordia per rallentare l’attività del governo”. Non mancano, va da sé, gli attacchi agli oppositori dello schieramento progressista: «La sinistra si è arrabbiata perché dicevo che le tasse non sono una cosa bella. Non sono una cosa bella, ma sono qualcosa di necessario per fornire servizi. Abbiamo fatto la riforma fiscale, attesa da 50 anni. Il contribuente non deve essere trattato come un soggetto. Voglio un amico fiscale che non ti importuni con regole astruse e tasse ingiuste. Un amico delle tasse ti chiede di pagare la cifra giusta, in un tempo ragionevole, e spende bene i tuoi soldi”. La difesa della casa è uno dei must della narrazione del centrodestra, lo era negli anni del berlusconismo, lo è oggi con la Meloni alla guida del governo: «La casa è un bene sacro e noi intendiamo difenderla . In questo anno e mezzo abbiamo sgomberato circa 110 interi edifici e oltre mille case popolari che erano state occupate illegalmente: è un lavoro che intendiamo portare avanti”.

Tutti sorridenti

In questo contesto i tre leader mostrano un sorriso: Meloni, Tajani e Salvini. Quest’ultimo è considerato il guastafeste dell’esecutivo. Un avversario interno? A taccuini chiusi, più di un leader di maggioranza mormora che la postura di Salvini è «spesso ambigua». Molto dipenderà da cosa accadrà il giorno dopo le elezioni europee. Se l’atteggiamento della Meloni non cambia, potrebbe chiedere una revisione e ridurre la delegazione leghista. Dopodiché Salvini dovrà fare i conti anche con gli equilibri interni alla Lega. Colui che lo sa.

L’intervento di Salvini

Ad ogni modo, Davanti agli elettori della Basilicata Salvini gioca anche la parte del fedele alleato e tuona: «Questo governo, riposa l’anima, Conte e Schlein andranno avanti per i prossimi 5 anni e poi deciderete voi se abbiamo fatto bene». Salvini si dice infatti pronto a perdere il derby di lunedì tra Milan e Inter che potrebbe aiutare i nerazzurri a vincere lo scudetto per riconquistare la Basilicata: «Sono pronto a perdere il derby di lunedì in cambio di un grande risultato del centrodestra e della Lega in Basilicata”.

La fotografia

C’è la foto che immortala i tre leader, segno che vogliono trasmettere al mondo esterno un messaggio di unità. Il leader di via Bellerio dice: «Siamo tutti insieme, non è un caso che abbiamo voluto fare con voi una foto come grande sfondo, perché la speranza di questa regione e dell’Italia è il centrodestra, che siamo davvero uniti e coesi, si va sempre insieme, in ogni elezione c’è una coalizione di centrodestra che punta sempre a vincere.

I sondaggi

Anche in Basilicata i sondaggi dicono che le cose andranno beneMa c’è ancora qualche giorno di lavoro, dobbiamo lavorare duro per far vincere Vito Bardi e avere altri cinque anni di buon governo di centrodestra”. Sulla stessa linea le parole di Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia: «È un segnale importante vedere tutti i leader del centrodestra marciare per sostenere lo stesso candidato alla presidenza e faremo lo stesso in tutti i paesi italiani. Regioni e Comuni” chiamati al voto e “questa è la migliore dimostrazione di serietà che diamo ai nostri elettori, questo significa essere seri e leali con gli elettori. Siamo uniti, siamo partiti diversi, ciascuno con una propria identità ma con un denominatore comune, siamo alleati perché abbiamo una visione alternativa a quella della sinistra, a parte il fatto che bisogna vedere qual è la loro: dicono che discutiamo, ma sono loro. E ancora: «Il vero campo largo è il centrodestra, ci sono sempre più forze che si uniscono a noi e lo vediamo in questa campagna elettorale e il governo guarderà con interesse anche alla Basilicata». Insomma, Tajani conferma che la Basilicata è un banco di prova. E quindi lunedì pomeriggio lo stato maggiore del centrodestra osserverà i dati che arrivano da quella terra. Forza Italia supererà ancora una volta la Lega? E quale sarà la percentuale di Fratelli d’Italia? Domande che ci accompagneranno fino alle elezioni europee. E da cui dipenderà il percorso della maggioranza. Il rimpasto? “Ne parleremo dal 9 maggio in poi…” assicura tardivamente un forzista di alto rango.

20 aprile 2024

Tag: Basilicata 7u7 prova 7u7 Elezioni europee 7u7 7u7 polemica 7u7 aborto 7u7 Messina 7u7 Ponte 7u7

 
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