«L’Italia gioca un ruolo cruciale». Da Capri, dove si è destreggiato tra il mare mosso che gli ha rovinato uno dei pochissimi momenti di svago con la moglie Evan Ryan e una serie infinita di incontri, Anthony Blinken non ha perso occasione per sottolineare quanto di buono il suo alleato abbia fatto in queste prime Riunioni del G7.
G7, Tajani: il nostro obiettivo politico si chiama de-escalation
Il segretario di Stato americano va “oltre la cortesia istituzionale” – garantiscono diverse fonti diplomatiche – arrivando a blandire il collega Antonio Tajani e, per interposta persona, Giorgia Meloni. «Come Paese leader, come Paese che è impegnato nel mondo con tanti altri Paesi, che ha rapporti propri con i Paesi coinvolti nel Medio Oriente – ha affermato l’americano – l’Italia ha i suoi contatti diretti e credo che quello che abbiamo visto nelle ultime due settimane è che questi contatti sono stati e rimangono molto importanti per evitare un’escalation, per prevenire un conflitto più ampio”. Complimenti tutt’altro che stravaganti, frutto di una collaborazione che ha portato Anthony e Antonio a sedersi al tavolo giovedì sera per una sessione straordinaria di lavoro con Dmytro Kuleba, ministro degli Esteri ucraino, per affinare il testo delle conclusioni.
I SEGNALI
Segnali che denotano come sull’Italia conti molto la diplomazia a stelle e strisce. In particolare per sbloccare i beni russi congelati, destinandoli al finanziamento della difesa ucraina. Un tema sul quale – al netto degli sviluppi che arriveranno a brevissimo dall’Ue, ma solo sull’utilizzo degli interessi maturati sui 200 miliardi sequestrati – c’è piena condivisione. Tanto che diplomatici, sherpa ed esperti del ministero dell’Economia sono al lavoro per presentare una prima bozza giuridicamente valida al G7 Economy Summit che si terrà a Stresa, sul Lago Maggiore, dal 23 al 25 maggio. Da lì, è la promessa fatta dai vertici del governo italiano agli alleati, arriverà la bozza che sarà sottoposta al vertice dei leader di inizio giugno.
Ma la sintonia tra Italia e Usa si misura anche dall’apprezzamento dimostrato per il ruolo svolto in Africa. Non solo in scenari tradizionali come la Libia o l’Egitto, ma soprattutto nell’area del Sahel, dove la diplomazia italiana è rimasta sostanzialmente l’unica attiva dopo l’espulsione francese dal Niger. Al punto che Roma – in una regione dove la Russia sta espandendo molto la sua influenza – ha svolto un ruolo di intermediario affinché il contingente americano non subisse la stessa sorte di quello francese. Non solo. L’America, spiegano fonti a stelle e strisce, crede fortemente nel ruolo di ponte che Tajani e il governo italiano svolgono anche in Medio Oriente. Il dialogo infinito con Teheran ne è un esempio quasi estremo.
COMPLEANNO
Insomma, pilastri solidi per una collaborazione fondata anche sul rapporto personale instaurato tra Antonio e Anthony. Una simpatia reciproca che risiede tutta in una scena che chi conosce bene i Blinken (“Di solito freddo e molto distaccato”) definisce “improbabile”. Dopo l’incontro con Kuleba, nel corso della cena organizzata anche per festeggiare il 63esimo compleanno del segretario di Stato americano al ristorante Geranio, Tajani si è presentato al tavolo dell’amico con un’orchestra napoletana che gli cantava una versione italianissima di Happy Birthday. A quel punto anche il “gelido” Blinken si è sciolto, prendendo in mano un tamburello e festeggiando come si deve.
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La mattina
