«Raccontaci cosa sta succedendo» – .

Tra le polemiche, la riunione del Consiglio regionale prevista per martedì 23 aprile è stata annullata. Ufficialmente la causa risiede nell’assenza di cinque consiglieri di maggioranzaCircostanza che ha portato il centrosinistra a chiederne il rinvio. La sostanza politica riguarda l’esigenza, avvertita dalla maggioranza, di unirsi al proprio interno, dopo le 4 inchieste della magistratura che hanno colpito il centrosinistra (nel Comune di Bari e nella Regione). Basti dire, a questo proposito, che è atteso il nuovo consiglio regionale, senza i 5 Stelle sfollati e rinnovato “in profondità” (come chiede Elly Schlein).

Il centrodestra in rivolta

“Proprio per questo – protestano i capigruppo del centrodestra – sarebbe fondamentale che il Consiglio rendesse noto pubblicamente quanto sta accadendo”. Ebbene, quello che succede è che la maggioranza fa fatica: i 5 Stelle se ne vanno per volere di Conte, se ne va l’ex capogruppo Con Giuseppe Tupputi, sia Maurodinoia che Mazzarano sono stati sospesi dal gruppo dem. C’è più di una ragione per mettere in discussione il perimetro della maggioranza. Naturalmente i 5 Stelle non mancherebbero di sostenere misure in corso da tempo e che avevano contribuito a portare a compimento. Ed è difficile immaginare la sfiducia nei confronti di Emiliano (il Consiglio si scioglierebbe e questo nessuno lo vuole). Ma ci sono preoccupazioni.

La riunione dei capigruppo e il rinvio

Nel pomeriggio del 19 aprile la conferenza dei capigruppo ha rinviato la seduta dell’Assemblea al 7 maggio. Assenti quelli del centrodestra, c’erano quelli del centrosinistra più Massimiliano Stellato (IV) e Marco Galante del M5S. Il capogruppo dimissionario del Pd Filippo Caracciolo è sorpreso dall’atteggiamento del centrodestra. Dice questo: «La caccia alle streghe supera tutto, anche il galateo istituzionale che ha caratterizzato finora i rapporti tra maggioranza e opposizione: in molte occasioni siamo stati noi ad accogliere le richieste di rinvio del centrodestra».

Il rimpasto

Emiliano, intanto, sta lavorando per rimodellare il consiglio. Soprattutto per convincere e calmare l’irritazione di chi è destinato a essere sostituito: oltre alla dimissionaria Anita Maurodinoia (Pd) anche Gianfranco Lopane (Con), assessore al Turismo. Su di lui è stato sollevato un possibile conflitto di interessi: una delle sue aziende è fornitrice del centro riabilitativo Osmairm, gestito dalla moglie e dalla suocera, che svolge attività sanitaria per la Regione. Il consigliere esclude, secondo le regole, qualsiasi conflitto di interessi. Ma è possibile che la questione si risolva con la sua sostituzione in consiglio. Per lui sarebbe pronto il posto di capogruppo, lasciato libero da Tupputi. Il reparto gestito dai 5 Stelle Rosa Barone non verrebbe assegnato, in attesa che il Movimento Cinque Stelle torni nell’area governativa. Mentre sembra A rischio i posti delle due ali: Rocco Palese e Anna Grazia Maraschio. Al loro posto potrebbero arrivare da fuori quelle “altissime personalità” promesse da Emiliano.

Il gelo con la sinistra italiana

Le richieste sono state avanzate, Emiliano attende di sentire le risposte. Maraschio milita nella Sinistra italiana, partito da cui potrebbe derivare un altro nome di area per la rotazione. «Ma ecco il punto – dice il leader Nicola Fratoianni – non è un’altra personalità da suggerire. Il punto qui è capire quali sono gli elementi di discontinuità che Emiliano propone e dai quali bisognerà capire se resteremo nella maggioranza. Poi non si vede cosa c’entra Maraschio con le questioni esplose in questi giorni: sostituirla significherebbe ammettere un rapporto che non c’è”.

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