“La storia millenaria di Conza della Campania raccontata attraverso il teatro” – .

Un viaggio nella storia nell’evento “L’Assedio di Compsa”, a Conza della Campania sabato 27 e domenica 28 aprile, in un luogo suggestivo come la parte antica del paese, vicino al Parco Archeologico e affacciato sul lago. Qui la compagnia teatrale Clan H presenta sabato 27 l’originale spettacolo “Ego compsanus sum – Publio Gavio”, diretto da Lucio Mazza da un’idea di Gerardo Chiancone. A partire dalle ore 19.00 presso il Teatro all’Aperto di Piazza Croce – Parco Archeologico Compsa. Nel 72 aC Roma domina incontrastata su tutta l’Italia. I suoi governatori avidi e senza scrupoli amministrano la legge sommariamente, commettendo innumerevoli ingiustizie, con l’obiettivo di aumentare il proprio potere e la ricchezza personale.

“L’obiettivo è proprio quello di valorizzare un patrimonio archeologico di notevole valore situato a Conza della Campania – il parco archeologico di Conza – nato dopo il terremoto del 1980. Dalle macerie del terremoto è nato quindi un parco archeologico”, afferma Gerardo Chiancone. “L’evento ha un aspetto innovativo, quello di raccontare le storie che ci appartengono attraverso il teatro. Conza ha una storia millenaria, con numerosi eventi che si sono succeduti dall’epoca romana fino all’ultimo evento, il bombardamento della Seconda Guerra Mondiale della Ferrovia, che sarà, ipoteticamente, l’ultimo evento di questo ciclo che abbiamo intitolato l’assedio di Compsa. Ora è arrivato il quarto evento. Quest’anno racconteremo due situazioni, una appartenente al mondo romano con Publio Gavio, personaggio che ai tempi di Cicerone venne crocifisso da Verre in Sicilia per alcune situazioni piuttosto ambigue di cui parleremo poi durante lo spettacolo teatrale che lo farà essere eseguita da Salvatore Mazz, che ci ha supportato nella stesura del testo. Il testo è stato realizzato insieme a noi, Associazione Giovani Conzana insieme al Clan H, e racconterà le storie di questo Publio Gavio, tratte principalmente da fonti storiche, e spiegherà l’importanza che ha avuto il nostro territorio irpino, dai tempi di Publio Gavio dice “Ego Romanus Sum”, da cittadino di Conzano. Conza era un municipio romano. Questo è il valore storico della rappresentazione che vogliamo promuovere per dare importanza al territorio e suggellare il tutto attraverso i racconti che potrete vivere il prossimo 27 aprile. Invece il 28 faremo un salto in avanti, recandoci presso una nobile famiglia di Conza, quella dei Gesualdo, che a Conza avevano incarichi. L’aspetto importante è che per la prima volta interverremo con l’evento all’interno del Parco. Infatti, con una convenzione quadro fatta dal Comune di Conza alla Soprintendenza, sono state regolamentate le competenze di questi enti e oggi noi abbiamo la possibilità di entrare nel Parco e abbiamo realizzato questa mostra, la storia delle storie. Valorizzeremo tutti gli spazi grandi e piccoli del Parco con l’entrata in scena del personaggio che racconterà la sua storia, a partire dalla famiglia Gesualdo. Sarà quindi un viaggio fantastico dove ascolteremo storie e visiteremo luoghi. Questo l’aspetto importante della manifestazione del 28, divisa in quattro gruppetti a partire dalle 15.30. La visita durerà circa un’ora e sarà intervallata da rappresentazioni storiche e anche da brevi intermezzi musicali di madrigali di Carlo Gesualdo”.

Non c’è città che non subisca estorsioni, saccheggi e furti. Caio Verre fu uno dei più crudeli. Il governatore di Compsa, Lucio Mopso, fu generoso con lui di benefici e favori, invitandolo a fermarsi in città durante il suo viaggio verso la Sicilia. Affascinato dalla bellezza e dalla ricchezza di Compsa, ricambiò l’ospitalità saccheggiando durante la notte il tempio di Venere e appropriandosi dei beni, rubando il leggendario tovtík che risale alle origini della fondazione di Compsa, e fuggì in Sicilia. Il resto lo scoprirete durante l’evento.

“La storia è indistruttibile, come dice Borges, è fondamentale partire dalla memoria per cogliere la propria identità, spesso volentieri abusata, bistrattata”, aggiunge Salvatore Mazzadel Clan H. “Siamo Irpini, con orgoglio, come direbbe Publio Gavio in questa rappresentazione, Ecco, come direbbe, o dolce dono della libertà. La libertà appartiene a tutti, è qualcosa da cui non si può prescindere, per questo è fondamentale riscoprire le proprie origini e lo facciamo attraverso il teatro”.

Domenica 28 aprile, dalle 15.30 il percorso storico “Le storie della storia – La famiglia Gesualdo”, organizzato dall’Associazione I Teatranti del Sipario presso il Parco Archeologico della Compsa. I Gesualdo, potentissima e nobile famiglia del XVI e XVII secolo, verranno raccontati in un suggestivo percorso che verrà realizzato attorno al Parco Archeologico di Conzano il 28 aprile. Attraverso la mostra “Le Storie della Storia” realizzata dall’Associazione Giovani Conzana, verranno raccontati i personaggi della famiglia che si è succeduta come reggenti della Contea di Conza. Si creerà un magico connubio tra le storie dei personaggi e la storia dei luoghi che incanteranno i visitatori. Ci saranno quattro gruppi con inizio alle 15:30 – 16:30 – 17:30 – 18:30.

Per entrambi gli eventi l’ingresso è gratuito. Prenotazione obbligatoria al 3495066133 oppure scrivendo [email protected].
Gli stand gastronomici sono aperti dalle 20:00.

L’evento è organizzato dall’Associazione Giovani Conzana e dal Comune di Conza della Campania nell’ambito del progetto “Itinerari irpini tra cultura, storia, teatro e tradizioni”. L’intervento è cofinanziato dal Poc Campania 2014-2020, politiche di rigenerazione urbana, turismo e cultura. Programma unico di itinerari turistici culturali, naturalistici ed enogastronomici di respiro nazionale ed internazionale.

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