“Non mi è rimasto più niente e ho pensato al suicidio”. La risposta alle accuse – .

“Non mi è rimasto più niente e ho pensato al suicidio”. La risposta alle accuse – .
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Giancarlo Galanex presidente di venetotravolto 10 anni fa dallo scandalo MOSE (finì in carcere anche lui per quella vicenda), rilasciò una lunga intervista in cui rivelò di non avere più nulla e di aver pensato al suicidio.

Perché Giancarlo Galan vive da solo nel bosco

Giancarlo Galan ha parlato al ‘Corriere della Sera’, che lo ha rintracciato nei boschi del vicentino dove vive solo, lontano da tutti.

Galan ha detto: “Era l’unico posto possibile: io Non mi è rimasto niente, non ho reddito, vivo dell’aiuto degli altri. Questa è la vecchia casa di caccia di mio nonno Girolamo che era avvocato. Ora appartiene a mio fratello Alessandro e me lo ha regalato. Era preoccupato per me: l’altro nostro nonno, finito in prigione per il crollo della sua banca, si è suicidato. Quando mi hanno messo dentro Alessandro vedeva già la ciclicità della storia. mi ha regalato anche la macchina”.

L’ex governatore del Veneto ha anche detto: “Sono stato condannato dalla Corte dei Conti a pagare 5 milioni per danni all’immagine della Regione, finché non pago il saldo non posso avere carte di credito e conti correnti perché mi tolgono sistematicamente tutto”. Me. Sono costretto a vivere in nero. Ho provato ad aprire un conto in Lituania e dopo 20 giorni ho dovuto chiuderlo. In Austria mi hanno detto che non si può fare perché sono una “persona politicamente esposta”. Ho regalato la mia barca da 300.000 euro per il prezzo di un motore, ho venduto tutti i vini della mia favolosa cantina, se vado a pranzo con qualcuno sono costretto a farmi offrire qualcosa oppure scelgo i menù a prezzo fisso. Sono quasi 10 anni che non compro né una maglietta né un pantalone, questo è rammendato. Quando guido sto attento a non superare gli 80 per non consumare troppa benzina. Ecco come sono ridotto”.

Giancarlo Galan e il pensiero del suicidio

Galan ha rivelato che suo fratello ha paura del suo suicidio “è stato fondato”. Le sue parole: “Ci ho pensato molto spesso, anche alle modalità. In carcere ho potuto affilare la latta di una scatoletta di tonno, una lama perfetta. Brutti pensieri, li ho avuti anche mentre guardavo questi alberi, cercavo il ramo che potesse sostenermi”.

L’ex governatore del Veneto ha aggiunto: “Purtroppo ho perso ogni passione: la lettura, la pesca. A salvarmi dall’irreparabile sono stati alcuni amici e mia figlia Margherita”. E ancora: “Mia moglie mi ha lasciato e vive con Margherita in una casa messa a disposizione da un amico. Non viviamo insieme da un anno.

L’ex presidente del Veneto, Giancarlo Galan.

La risposta di Giancarlo Galan alle accuse

Nell’intervista, Giancarlo Galan ha risposto all’accusa di aver incassato illegalmente 900mila euro di “stipendio”. Sul presunto “tesoro” nascosto in CroaziaEgli ha detto: “Se lo trovi te lo lascio al 95%. I commercialisti parlano di un vecchio conto corrente sul quale, quando ci fu il passaggio dalla lira all’euro, chiesi di trasferire dei contanti che avevo in casa dai tempi in cui lavoravo in Publitalia. Adesso non ho più neanche quelli”.

Fonte foto: ANSA

 
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