“Farò di nuovo grande Firenze. Meloni? Meglio dei conservatori” – .

“Farò di nuovo grande Firenze. Meloni? Meglio dei conservatori” – .
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Il candidato di “legge e ordine” spiega al quotidiano conservatore la genesi della sua candidatura

Pubblicato:20-04-2024 13:34

Ultimo aggiornamento:20-04-2024 13:38


FIRENZE – Dopo Spiegel, il Times. La candidatura a sindaco di Firenze dell’ex direttore degli Uffizi Eike Schmidt cattura anche l’attenzione di una delle bibbie del giornalismo conservatore inglese. In un pezzo di Tom Kington, nell’edizione di questa mattina, il quotidiano londinese racconta la corsa dello studioso d’arte a Palazzo Vecchio. E già dal titolo è piuttosto inequivocabile: “Votami per far tornare grande Firenze”. Il Times, che ha intervistato il candidato nei giorni scorsi, racconta la scintilla scoppiata tra Schmidt e la leader di Fdi, Giorgia Meloni, due anni fa durante una visita agli Uffizi prima delle elezioni politiche. L’attuale Primo Ministro ha trascorso un intero pomeriggio al museo: “Era davvero preparata – spiega Schmidt – ho visto che aveva una passione sincera per lo studio della teologia medievale, non me lo aspettavo.” Ma la vera svolta biografica e politica è arrivata lo scorso settembre, quando il ministro Gennaro Sangiuliano, dopo una prima crociata contro i troppi direttori stranieri nominati alla guida delle istituzioni culturali ha promesso a Schmidt il sostegno del governo alla sua possibile candidatura a sindaco. Un’opzione che si è concretizzata negli ultimi giorni.

L’ex regista, nato a Friburgo ma divenuto cittadino italiano a tutti gli effetti lo scorso anno, è sceso in campo presentando il suo manifesto politico che il Times definisce in stile “law and order”, ma anche orientato alla contenere l’invasione di Airbnbs nel centro storico. E del resto è proprio Schmidt a giocare con l’affinità culturale con la destra conservatrice, rivelando che sono stati gli stessi fiorentini a convincerlo a provarci: “Una persona mi ha offerto un caffè e mi ha detto Fai di nuovo magnifica Firenze”. ‘Magnifica Firenze’ divenne poi, di fatto, il slogan della campagna. Il Times, però, nel suo racconto ci prova anche stuzzicare Schmidt sui possibili nervi scoperti: le origini post-fasciste della Meloni e l’ipotesi che in realtà possa essere stata messa in carreggiata in una città elettoralmente difficile per la destra, come Firenze, è stata confermata anche alle ultime elezioni, perché facile da scaricare in caso di risposta negativa al elezioni comunali. “Il programma e le azioni dimostrano cosa è la Meloni l’equivalente di qualsiasi partito conservatore che abbiamo in Europa e in Inghilterra, ed è molto più in forma dei conservatori”., Schmidt ribatte con una battuta che farà fischiare le orecchie a molti sostenitori del primo ministro Rishi Sunak. Per quanto riguarda i ripensamenti del Times, il candidato civico non sembra preoccuparsene perché, dice, “la mia missione è salvare questa città”.

FIRENZE, SCHMIDT: SINISTRA DIVISA, DOBBIAMO VOLARE ALTO

“Sono entrato per la prima volta in questo ufficio, l’importante è la collaborazione così come abbiamo tre partiti con identità diverse, alleati in ogni caso, così la lista civica può portare sul tavolo qualcosa che i partiti non possono e viceversa. I partiti sono molto più organizzati sul lungo termine, la lista civica ovviamente no. Ognuno ha i propri punti di forza e grazie alla collaborazione siamo un’alleanza molto, molto forte, guardando in particolare alla concorrenza dove ci sono divisioni all’interno dei partiti”. È quanto ha detto ai giornalisti il ​​candidato sindaco del centrodestra a Firenze, Eike Schmidt, all’uscita dalla sede cittadina di Fratelli d’Italia, dove ha partecipato alla presentazione dei primi 20 candidati al consiglio comunale del partito guidato da Giorgia Meloni. “Questo ci fa capire molto anche sul diverso approccio tra chi vuole raggiungere un obiettivo per Firenze – aggiunge Schmidt – e chi pensa a singole correnti, a singoli personaggi”. Schmidt precisa che come candidato civico non è suo compito presentare i candidati del partito, anche se nell’incontro con i giornalisti si unisce agli applausi che sottolineano gli interventi di Giovanni Donzelli e Paolo Marcheschi, i principali rappresentanti del partito alla regionale. E parlando direttamente in sede aggiunge: “Insieme possiamo e dobbiamo fare grandi cose. Se non lo facciamo, il rischio è che continui questo declino, che sta creando tanti problemi che peggiorano giorno dopo giorno”.

FIRENZE, SCHMIDT: RENZI? NON MI SENTO NESSUN LEADER, SONO CIVICO

L’ex direttore degli Uffizi e attuale candidato sindaco del centrodestra a Firenze, Eike Schmidt, è titubante su possibili contatti con il leader di Italia viva, Matteo Renzi. Interrogato dai giornalisti, a margine di una conferenza stampa di Fdi per le elezioni comunali, a chi ricorda i retroscena di un invito di Renzi qualche settimana fa, in qualità di allora direttore del quotidiano, al partito del quotidiano’ Il Riformista’, Schmidt si limita ad osservare: “In realtà 40 giorni fa non ho parlato con Renzi, ma credo che alcuni giornalisti abbiano parlato con Renzi e tramite alcuni giornalisti è stato inviato anche a me un invito, che non è mai arrivato direttamente . Non ho avuto contatti con Renzi in quest’ultimo periodo. Lui ha molto da fare, io ho molto da fare. Questa è la spiegazione.” Ci sono ancora buoni rapporti, si chiedono ancora i giornalisti? “In questo momento non mi sento con i grandi partiti, non ho tempo – risponde – ho una campagna elettorale civica e amministrativa da fare e non ho tempo per parlare con i vertici partiti su diverse questioni”.

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