a Treviso la Corte di Cassazione annulla la multa, ma il rilevatore resta acceso – Notizie – .

Il velox era solo “omologato” e non “omologato”. Potenzialmente il Comune di Treviso potrebbe ora trovarsi a dover rimborsare 8 milioni di euro: la sentenza della Cassazione aprirebbe infatti la strada ad altri ricorsi

22 aprile 2024

lLa Corte di Cassazione si è pronunciata a favore dell’automobilista, respingendo il ricorso del Comune di Treviso. La multa ricevuta mentre l’automobilista viaggiava a 97 km/h su un tratto di strada con limite di velocità di 90 km/h è stata annullata in quanto l’autovelox che aveva rilevato l’infrazione era stato solo “omologato” e non “omologato”. Si tratta di una sentenza “pericolosa” per il comune veneto perché costituisce un precedente su cui potrebbero far affidamento tutti gli automobilisti multati in tangenziale. Se tutti si rivolgessero al giudice di pace, il rischio per il Comune sarebbe quello di dover cancellare le multe che solo nel 2023 hanno portato nelle casse circa otto milioni di euro. Lo stesso sindaco di Treviso Mario Conte non ha nascosto la sua preoccupazione. Tuttavia in una nota l’amministrazione precisa che non spegnerà il rilevatore:

“Preso atto dell’ordinanza della Suprema Corte di Cassazione, fermo restando un maggiore approfondimento delle ragioni e delle conseguenze del citato provvedimento anche con la società fornitrice della strumentazione, si ritiene opportuno mantenere i sistemi di rilevamento della velocità operativo considerato che i termini per l’eventuale notifica delle sanzioni potrebbero scadere a seguito dell’emanazione di ulteriori pronunce giurisprudenziali o di auspicabili provvedimenti legislativi o regolamentari”.