SALERNO, DIALOGHI D’ARTE ALLA GALLERIA DADART – AppiaPolis – Notizie in Tempo Reale – .

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SALERNO –Galleria DADART (via Lungomare Colombo 128 A, nei pressi del centro nautico), fondata da Daniela Diodato e con la direzione artistica di Emanuele Forteoltre a promuovere i principali esponenti del panorama artistico contemporaneo nazionale e internazionale, si apre alla contaminazione dei linguaggi e diventa luogo dove vivere l’arte in tutte le sue accezioni, sfumature e direzione. D’altronde nella parola “ar-te”, la radice ariana ar-in sanscrito significa appunto andando verso.

Dopo il format DADA ROOM, che insieme a LOGOUT, ha trasferito in Galleria la musica dei dj set nazionali e internazionali, DADART presenta “Dialoghi d’arte (quando le arti dialogano tra loro)”, rassegna d’arte e letteratura curata dal giornalista e scrittore Anna Marchitelli.

Durante le mostre degli artisti in Galleria si terranno eventi letterari e culturali che intendono amplificare e ramificare i significati delle opere espostein un vero e proprio dialogo tra pittori, artisti, scrittori, poeti, professori universitari, attori e musicisti per creare nuovi orizzonti, ricostruire immaginazioni corrotte e creare nuove pratiche di vita.

Ogni appuntamento avrà a parola chiave ispirata alle opere esposte e attorno al quale si svilupperà l’incontro: infinito, sguardo, immaginazione.

Il 26 aprile, alle 19, durante la mostra di un estratto dalla ricca mostra “Infinito” di Ciro Palumboispirato da famosa lirica di Giacomo Leopardiil libro d’artista con lo stesso titolo, edito da Edizioni Dadart.

Il risultato di un lavoro coinvolgente arte pittorica e poeticae che più tardi si traduce anche nella voce e nella musica, Maestro Palumbo, ad affrontare L’infinitoquindi non si limitò a scegliere tele e pennelli, ma chiamò a raccolta due poeti: Anna Marchitelli E Davide Rondoni (fondatore del Centro per la Poesia Contemporanea dell’Università di Bologna, autore del progetto Infinito 200 in occasione del bicentenario della scrittura di L’infinito e il libro “E come il vento. L’infinito, lo strano bacio del poeta al mondo” (Fazi, 2019) ).

Ciò che ne è venuto fuori è un oggetto dotato di una propria bellezza, a partire dall’involucro, realizzato in cartiera, con materiali ricercati, che rivela poi, al suo interno, contenuti testuali, visivi e digitali.

Infinito” è un progetto complesso e innovativo, perché comprende un ciclo pittorico dedicato, un libro d’artista con una tiratura limitata di 150 copie, un catalogocontenente le opere dell’intero ciclo accompagnate dal testo critico di Luca Cantore D’Amore, la stampa di un soggetto tratto da un’opera del ciclo pittorico (dimensioni 50×60 cm), es contenuti aggiuntiviinclusa una stampa de “L’Infinito” di Leopardi e un DVD con le interpretazioni degli attori PierGiuseppe Francione E Ettore Nigroaccompagnato dal musicista Guglielmo Pagnozzi e dal compositore Mario Autore.

Con Palumbo dialogano Rondoni E Marchitelli. Gli attori leggono alcuni estratti delle composizioni Pier Giuseppe Francione E Ettore Nigroaccompagnato in diretta da Mario Autore sulla musica da lui composta.

IL 31 maggioalle 19, durante la mostra di un estratto dalla mostra “IABO 20th. Mostra Antologica 2003/2023” Di Iabo (che si è tenuto a PAN – Palazzo delle Arti di Napoli da gennaio ad aprile 2023), si presenta l’occasione per dialogare attorno alla definizione di “creatività urbana” e indagare la varietà di fenomeni che vanno dal writing alla street art fino al nuovo muralismo, indagando lo stato di salute di una cultura e di un’estetica che si sposta dalla città, seppur temporaneamente, verso musei e gallerie.

Iabo è la piena espressione della continua metamorfosi dell’arte urbana, non è un caso che l’artista sia avverso a qualsiasi tipo di etichetta e classificazione. La sua arte – caratterizzata dall’ironico gioco di accostamenti, dal colore uniforme, dal tratto deciso, ma anche dagli insoliti accostamenti tra immaginari e significanti apparentemente disgiunti ma sempre funzionali – è sempre pronta a osservare, interpretare, contaminare e dissacrare la realtà. Le sue opere diventano così portavoce di avvenimenti storici e interpreti di sentimenti collettivi, grazie a personaggi dai tratti inconfondibili che sanno comunicare, colmare distanze e scatenare reazioni.

Con l’artista dialogano Luca Borriello, direttore dell’Osservatorio Nazionale Inward sulla creatività urbana e coordinatore scientifico di Inopinatum – Centro Studi sulla Creatività UrbanaE Anna Marchitelli.

IL 28 giugnoalle 19, finalmente, la mostra si conclude nel nome di Italo Calvino. Durante l’esposizione di a estratto dalla mostra “Visionaria – Omaggio a Calvino” Quello, dal 17 al 26 maggio 2024, è al Palazzo della Cancelleria a Roma, viene presentato il libroCalvino” di Silvio Perrellapubblicato da Il terzo.

Non esattamente un saggio, come lo definisce lui Marco Belpoliti, ma un romanzo in cui il protagonista – Italo Calvino – è allo stesso tempo un uomo in carne ed ossa e un fantasma. Calvino non amava parlare di sé direttamente, ma attraverso lo schermo delle immagini. Perrella ne interrogò alcuni, li collegò tra loro e scoprì che in molti di essi si nascondevano dei veri e propri autoritratti. «Avevo tenuto con me per così tanto tempo la possibilità di scrivere un libro su Calvino che quando l’ho scritto è stato come prendere una cometa per la coda». Dagli anni Quaranta agli anni Ottanta, il giovane, audace e iperattivo Calvino si trasforma in un malinconico Prospero della letteratura che vorrebbe abbandonare le armi della finzione per tornare a essere lettore tra i lettori. La sua è la storia di una metamorfosi oscura e affascinante che si intreccia con l’evoluzione della letteratura italiana e internazionale.

Carloninel ciclo Visionariosi lascia invece ispirare da alcune delle opere più famose di Calvino – “Il barone rampante”, “Marcovaldo”, “Le città invisibili”, “Lezioni americane” e “Se un viaggiatore in una notte d’inverno” -. L’artista, nota a livello internazionale anche per i suoi murales, non solo ha già lavorato nel 2017 a una serie di dipinti che hanno come protagonista Cosimo Piovasco di Rondò, ma il suo immaginario, abitato da personaggi erranti, animali giganteschi e costruzioni meccaniche volanti, è intrinsecamente ricco di echi calviniani .

Con Perrellascrittore e critico letterario, dialogo Vincenzo Salerno, docente di Letterature Comparate presso l’Università degli Studi di Salerno, l’artista E Anna Marchitelli. L’attrice legge un estratto del libro Anna Bocchino.

Tags: SALERNO ARTE DIALOGHI DADART GALLERY AppiaPolis News Real Time

 
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