sequestri per 3,5 milioni e 9 indagati (NOMI) – .


23 aprile 2024 11:12

Sequestri per 3,5 milioni, 3 provvedimenti interdittivi e nove indagati. Sono questi i numeri dell’operazione della Guardia di Finanza relativa ad un’indagine per frode sui crediti d’imposta Covid 19.

I militari del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, hanno infatti dato esecuzione ad un’ordinanza con la quale il GIP presso il Tribunale di Catanzaro ha disposto, per un periodo di dodici mesi, l’applicazione dell’interdizione provvedimenti nei confronti di 3 persone per presunta esistenza di gravi indizi riguardanti i delitti, ipotizzati a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata a commettere delitti tributari e di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche nell’ambito di un reato di sfruttamento delle agevolazioni fiscali previste l’attuazione delle misure di contenimento della pandemia Covid-19.

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Per due imprenditori Damiano Buoncore di Soverato ed Enrico Dandolo di Catanzaro, è stata irrogata la misura di interdizione dall’esercizio di attività imprenditoriale; per un contabile, Antonio Macrì, di Soverato è stata disposta l’interdizione temporanea dall’esercizio di attività professionale. Allo stesso tempo, il sequestro preventivo per oltre 2,7 milioni di euro corrispondente al valore di crediti d’imposta ritenuti inesistenti e ulteriori 765.000 euro a titolo di illecito profitto derivante dai reati contestati.

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I provvedimenti emessi su richiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro nascono dalla complessa attività investigativa svolta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Catanzaro. Le complesse indagini hanno consentito di delineare – in fase istruttoria che richiede un successivo accertamento processuale nel controinterrogatorio con la difesa – la gravità indiziaria circa l’esistenza di un’associazione per delinquere che, attraverso un complesso sistema di emissione di fatture per oggettivamente non -esistenti, si sarebbe adoperato per acquisire fraudolentemente crediti d’imposta (in cambio di prestazioni mai svolte per la sanificazione e l’adeguamento di locali commerciali in funzione antipandemia) successivamente utilizzati per compensare debiti d’imposta da parte di alcune società riconducibili ad uno dei soci o “monetizzato” attraverso la cessione a soggetti terzi in buona fede, tra cui Poste Italiane spa (per circa un milione di euro), ingannando l’Agenzia delle Entrate e causando ingenti danni all’Erario.

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Associazione per delinquere finalizzata a delitti tributari e contro il patrimonio è anche l’accusa ipotizzata nei confronti di altri 6 indagati: Vito Michele Loprieno, Antonio Lopriano, Rossana Loprieno, Patrick Olivieri, Silvano Mauro e Luigi Vellone.

Tag: sequestri 7u7 milioni 7u7 sospetti 7u7 NOMI 7u7

 
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