« MANCANTE IL 25% DEL PERSONALE CON IL 40% DI DETENUTI IN PIÙ, DEVE INTERVENIRE IL MINISTERO » – .

14:38 – martedì 23 aprile 2024

(Il testo che segue è interamente tratto dalla nota stampa inviata all’Agenzia di Opinione) –

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Iniziativa “Devi aver visto”: la visita al carcere di Bolzano dei consiglieri regionali Andrea De Bertolini e Sandro Repetto con la deputata Sara Ferrari. La visita di ieri della deputata Sara Ferrari e dei consiglieri regionali Andrea De Bertolini e Sandro rientra nell’iniziativa nazionale del Pd sull’emergenza carceraria “Dovete aver visto”, che prevede ispezioni negli istituti penitenziari di tutte le regioni. Repetto al carcere di Bolzano, dopo la visita al carcere di Trento lo scorso febbraio. Nell’istituto penitenziario di Bolzano si vive e si lavora in modi indegni di un Paese civile e in condizioni ancora più stridenti se si considera l’alta qualità di vita che vanta la zona in cui è situato.

L’edificio, che definire fatiscente è riduttivo, ospita attualmente 125 detenuti in evidente situazione di sovraffollamento, visto che la capienza massima regolamentare è di 88. «Abbiamo visto persone vivere in soprannumero in stanze vecchie, ammuffite e anguste, con bagni senza finestra e docce in comune nel corridoio” dice il deputato democratico. La grave carenza di forze di polizia penitenziaria costringe il personale a lavorare in una situazione costantemente insostenibile e rischiosa. In effetti, ce ne sono 52 che operano sotto un’enorme pressione quando dovrebbero essercene 75! Manca il 25% del personale e il 40% in più di prigionieri! Il Ministero deve assolutamente intervenire per garantire il rispetto della normativa abitativa, la cui mancanza è ancora più intollerabile in un edificio antico che cade a pezzi. Il contagio di scabbia, contenuto dall’amministrazione attraverso il ricovero dei detenuti interessati nell’ospedale cittadino, costituisce un elemento di aggravamento della tensione della convivenza ristretta. Anche i lavori per l’imminente rifacimento del tetto e della facciata rischiano infatti di peggiorare una situazione già compromessa. Nello stretto cortile interno, dove i detenuti escono all’aperto, passeggiano e giocano a calcetto su un terreno mal tenuto e con l’asfalto pieno di buche, verranno installati dei ponteggi per ripristinare la facciata da cui oggi cadono le macerie , ma occuperanno una parte consistente dell’unica valvola di sfogo esterna, di cui potranno usufruire i detenuti.

“Presenterò un’interrogazione al governo, affinché intervenga urgentemente per sollevare l’istituto altoatesino dalla pressione del sovraffollamento e rimuovere le cause della carenza di personale, anche attraverso il comitato d’intesa con la Provincia di Bolzano, al fine per rendere meno restrittive le condizioni di accesso ai concorsi. All’ostacolo linguistico per il personale amministrativo il cui ruolo è ora ricoperto dalla polizia penitenziaria si aggiunge il problema di trovare alloggio sul mercato cittadino, che ha prezzi di difficile accesso. Attualmente gli stessi operatori di polizia si trovano in una caserma adiacente in condizioni fuori dalla norma, che non rendono attraente nemmeno per loro quella sede professionale”, denuncia Sara Ferrari.

Per l’organizzazione delle attività didattiche, linguistiche, didattiche, culinarie o di trattamento musicale, svolte interamente da personale esterno proveniente da enti socio-formativi del territorio, è attualmente presente un solo funzionario distaccato da Trento. Tutta questa situazione di precarietà in deroga alle regole genera una costante condizione di potenziale multiplo rischio, che allo stesso tempo rende ancora più apprezzabile l’impegno professionale del personale di ogni ruolo, che riesce a mantenere un clima relazionale attivo e a rendere quel luogo uno dei pochi a non registrare episodi di suicidio. Il capogruppo regionale del PD, Andrea de Bertolini dichiara: “ci impegneremo in Consiglio regionale a sollecitare un dialogo con il Governo, per l’istituzione di una sovrintendenza regionale, affinché le urgenti molteplici criticità riguardanti le carceri di Bolzano e Trento e affinché ci possa essere una migliore sinergia con le istituzioni locali. Poiché è indispensabile, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione, nel rispetto della dignità dei detenuti, che sussistono effettive le condizioni per la rieducazione del condannato. Nell’interesse della società nel suo insieme. Ciò che sconcerta è che questo Governo, a fronte di un’enfasi politica carceraria, non abbia intenzione di fare nulla per garantire condizioni minime di dignità ai detenuti e a coloro che lavorano quotidianamente nelle carceri italiane”.

Secondo l’assessore di Bolzano Sandro Repetto “l’episodio del contagio di scabbia ha reso evidente anche la necessità di un miglior rapporto tra l’unità sanitaria interna alla struttura penitenziaria e l’Azienda sanitaria provinciale, voglio quindi impegnarmi in questa direzione per favorire una migliore condizioni di vita e rispetto del diritto alla salute per tutti. Mi confronterò anche con l’assessore provinciale all’edilizia e alla sicurezza, per individuare soluzioni abitative per il personale della polizia civile e penitenziaria” dichiara l’assessore regionale di Bolzano Sandro Repetto.

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On. Sara Ferrari
Andrea de Bertolini – Capogruppo PD in consiglio regionale
Sandro Repetto – consigliere regionale del PD

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