Un festival per raccontare ed esplorare le meraviglie. Fermarsi e pensare collettivamente a ciò che rende il nostro mondo, i luoghi intorno a noi, più belli o più brutti, in momenti di condivisione. A A Laveno Mombello è tutto pronto per la seconda edizione del Festival delle Meraviglie in programma il 17, 18 e 19 maggio (e poi 2 giugno) sulle sponde del Lago Maggiore e che ha come file rosso quello del dialogo.
A presentarlo la mattina di martedì 23 aprile a Villa Frua sono stati l’ideatore, Frank Reas e gli altri attori di questo programma che porta nel comune lacustre grandi nomi e tre giorni di eventi. «Questo festival è stato una scommessa fin dall’inizio – introduce l’Assessore alla Cultura Alice Gomiero -. Siamo felici che questo programma multidisciplinare, che si sviluppa in luoghi diversi, abbia trovato la sua realizzazione. Niente di tutto ciò sarebbe possibile senza le persone che “si agitano” dietro le quinte e che permettono alle diverse iniziative di concretizzarsi. Siamo felici che ci sia un grande sostegno da parte dei cittadini, anche dei giovani volontari, oltre che della Pro Loco di Laveno, dell’Ufficio del Turismo, delle Officine dell’Acqua, del Museo dell’Antropocene e delle tante associazioni che contribuiscono all’organizzazione e alla promozione di l’evento”.
L’ideatore del festival è Frank Reas, climatologo belga da anni residente sul Lago Maggiore e fondatore del Museo dell’Antropocene che ha sottolineato: «Come la prima, anche questa edizione è un esperimento ma siamo felici di constatare che ci c’è sempre più movimento attorno a questo festival. Penso alla sezione OFF, ad esempio, ma non solo”. E spiega: «Il programma è complesso perché la vita è complessa. Parliamo di meraviglia, stupore per il bello ma anche per il brutto, proprio come abbiamo imparato a fare nella prima edizione. L’idea di fare questo festival mi è venuta semplicemente guardandomi attorno, viviamo in uno spettacolo bellissimo, ma sono anche climatologo e quando guardo la neve sulle montagne o l’acqua del Lago Maggiore non posso fare a meno pensiamo al cambiamento climatico e all’inquinamento da microplastiche. La bellezza che viviamo non è scontata ed è importante capire anche questo”.
Se il filo conduttore del programma resta il dialogo e l’incontro, quella è la missione guardare le cose da tanti punti di vista diversi e scoprirne la meraviglia. Come spiegano Marta Pizzolante e Giuliana Iannaccaro, co-coordinatrici del festival. Si parla quindi di elementi artistici e naturali, di intelligenza artificiale, di cinema e videogiochi, di cambiamento climatico, di cura delle persone ma anche di ciò che funziona e molto altro ancora. Tra i nomi confermati Alberto Alessi, Barbasofhia (Matteo Saudino), Gabriella Caramore, Il Claun Pimpa (Marco Rodari), Carlotta “Lotta” Sarini, Giovanni Bidoglio, Veronica Nava, Marzio Marzorati, i ragazzi della Green School e i Giovani Pensatori . Verranno inoltre allestite diverse mostre, tra cui una personale dell’artista Luca Lischetti e la Wunderkammer Bialetti/Bergé con la presentazione del libro dell’artista David Bergé “Bialetti: a catalogue”. La novità di quest’anno è il “Festival Off”, raccontato da Jacopo con le attività cinematografiche fabbricazioneimprovvisazioni musicali e letterarie, attivismo e arte istantanea, con un programma non prestabilito per dare la possibilità di esprimersi a quei creativi che spesso rimangono tra le mura di una scuola, di un’azienda o di luoghi locali.
L’intero programma del festival è online sul sito https://festivaldellameraviglia.org/.
A sostegno dell’iniziativa, inoltre, è stata lanciata una raccolta fondi tramite la piattaforma “Produzionidalbasso”, alla quale tutti possono partecipare.
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