«Attentati a Pesaro e Fano, ma cosa fa il centrodestra? Fomenta paure solo per raccogliere voti» – .

«Attentati a Pesaro e Fano, ma cosa fa il centrodestra? Fomenta paure solo per raccogliere voti» – .
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PESARO – «Attentati al centro storico di Fano e al pronto soccorso di Pesaro, alla Giunta regionale e al centrodestra su sicurezza e sanità troppe parole e pochi fatti». Il segretario provinciale del Silp-Cgil Pierpaolo Frega parte, nel suo intervento, dai due episodi di violenza avvenuti in un caso a Fano, il giovane accoltellato nel centro storico, e a Pesaro, l’infermiera aggredita al pronto soccorso, per affrontare il problema della sicurezza e della sanità, con l’attribuzione delle responsabilità politiche all’amministrazione regionale di centrodestra. E “tirando in ballo” la segretaria Fdi di Fano Loretta Manocchi e il candidato sindaco di Pesaro Marco Lanzi.

«Nel caso di Fano – sottolinea Frega – Il segretario di FdI chiede più sicurezza. Non si sa a chi, confermando, ove necessario, il senso di nulla che la giunta regionale, in carica da 4 anni, sta mettendo in gioco. Bastava chiedere al candidato sindaco di Pesaro del centrodestra, un ex poliziotto, che nel luglio 2023, insieme ad esponenti politici, che allora sostenevano la sua candidatura, manifestarono davanti alla questura di Fano, la terza città più grande d’Italia le Marche, per sensibilizzare la politica sulla perenne carenza di personale. I risultati: al di là di un’interrogazione parlamentare datata settembre 2023, una fitta serie di selfie, passerelle al commissariato di Fano dell’onnipresente onorevole Baldelli, frutto di vicinanza in parole e post sui social? Nessuno. La provincia di Pesaro e Urbino non ha visto assegnato un operatore di polizia negli ultimi incarichi invernali. Eppure, da 4 anni il consiglio regionale è di centrodestra, dove la presidente vanta un grande feeling con il presidente del Consiglio, che ha inaugurato la sua trionfante campagna elettorale, proprio in quello che lei ha definito il laboratorio delle Marche. Cosa ha portato in termini di miglioramenti della sicurezza? Nessuno”. Quindi, secondo Frega, Manocchi alimenta la paura in cerca di consenso “ma in realtà non fa nulla per risolverla”. Per il segretario della Silp-Cgil la politica della sicurezza a Fano è «la stessa che ha abbandonato la sanità. La nostra solidarietà va all’infermiera aggredita a Pesaro, dove medici e infermieri in prima linea nei pronto soccorso sono come le forze dell’ordine, lasciati soli in balia del proprio destino. Le code ai pronto soccorso sono il risultato della carenza di personale medico. Stiamo assistendo ad una fuga precipitosa, grazie allo smantellamento sistematico della sanità pubblica attuato dalla Regione, di dirigenti, operatori sanitari e operatori degli ospedali provinciali, il tutto a scapito dei cittadini. Chissà cosa ne penserebbe dell’increscioso episodio il candidato sindaco di Pesaro che durante il Covid si è adoperato per solidarizzare con medici e infermieri, se potesse essere libero di dire quello che pensa, senza rischiare di entrare in conflitto con i vertici dei partiti che lo fanno lo controllano a distanza? Chissà cosa potrà dire sull’inutile istituzione dei commissariati presso gli ospedali, così fortemente voluta dal governo Meloni, per poter fronteggiare la violenza contro il personale sanitario, creata svuotando altri uffici, senza un piano concreto, ma sistemato in fretta per creare fumo per gli occhi. Sappiamo cosa pensa veramente, da sindacalista di polizia era consapevole della loro inutilità, ma dovendo rispondere oggi ai partiti di riferimento è costretto a tacere”.

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Corriere Adriatico

 
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