Quando finirà il freddo? Le temperature sono scese di 25 gradi a causa del riscaldamento stratosferico, ma da maggio tutto cambia – .

Quando finirà il freddo? Le temperature sono scese di 25 gradi a causa del riscaldamento stratosferico, ma da maggio tutto cambia – .
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Dal caldo estivo al freddo invernale, l’unica costante di questo mese di aprile sembra essere la temperatura anomala, troppo alta all’inizio del mese e insolitamente bassa a fine aprile.

Meteo insolitamente caldo nel fine settimana con punte fino a 30 gradi. Ma da martedì le temperature sono scese

Perché fa così freddo? Parla l’esperto

“Pieno inverno primaverile con un calo termico di 25 gradi in 8 giorni: domenica 14 aprile il termometro ha toccato i 33 gradi all’ombra al nord, ieri (22 aprile ndr) in Pianura Padana le temperature massime sono state nella sola cifre, ben al di sotto dei 10 gradi”, spiega Lorenzo Tedici, meteorologo del sito -.

L’esperto sottolinea le ragioni dell’impennata invernale: “Le zone polari e artiche, al termine della lunga notte invernale, sono ancora molto fredde e sotto zero, anche ad aprile, e possono influenzare il clima primaverile europeo. Quest’anno, tra l’altro, la Scandinavia ha vissuto lunghi periodi di gelo e periodi di freddo da record: -44,3 gradi il 5 gennaio 2024 in Finlandia e -23 gradi anche nel centro della città di Oslo, per citare due esempi evidenti. E nelle ultime settimane parte di questo freddo invernale polare è riuscito a resistere e, successivamente, a scendere in latitudine verso l’Italia”.

“L’irruzione scandinava – continua il meteorologo – ha portato la neve sulle colline, i termometri a una cifra, il ritorno dei vestiti caldi e le tradizioni di pieno inverno. E il freddo proseguirà per altre 48 ore, diffondendosi anche verso il Centro e poi verso il Sud. Nelle prossime ore toccherà a tutto il Centro vivere una fase più dura con ulteriori nevicate sull’Appennino localmente al di sotto dei mille metri”.

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Sempre più caldo in Asia e Africa

Se in Europa è arrivato il freddo polare, aria molto calda sta risalendo dal Nord Africa, dai deserti e dalla penisola arabica. Il vento africano ha raggiunto a est la Russia e le steppe dell’Asia centrale, dove è previsto un caldo record per la fine di aprile, e a ovest ha riscaldato l’Atlantico, avvicinandosi all’Islanda. Le regioni più orientali sono state raggiunte dalla sabbia sahariana, come accaduto in Italia alla fine di marzo. Secondo gli esperti tutto ciò è una conseguenza del riscaldamento della stratosfera nella zona polare.

Freddo in Europa: quanto durerà?

Nell’ultima decade di aprile le temperature saranno inferiori alle medie stagionali. Tuttavia il freddo che ha colpito l’Europa si attenuerà tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. Da fine aprile cambia tutto. Si prevedono piogge e temperature sopra la media del periodo.

Stratwarming: cos’è

Secondo alcuni meteorologi, la situazione attuale è una conseguenza di quanto accaduto lo scorso 4 marzo, quando si è verificato uno stratwarming, un improvviso evento di riscaldamento stratosferico (“stratwarming”) che può far cambiare direzione al vortice. «Quel giorno il vortice polare cambiò direzione», come riporta Amy Butler, autrice del blog Polar Vortex dell’americana NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration), secondo cui si trattò di uno dei sei eventi di questo tipo più forti dal 1979 . Lo stratoriscaldamento è un forte riscaldamento della stratosfera che colpisce gli strati inferiori della troposfera, alterando e indebolendo il vortice polare.

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Come viene creato

L’origine è dovuta all’alterazione del vortice polare. Si tratta di una bassa pressione con una corrente d’aria d’alta quota che gira in senso antiorario da ovest verso est alle alte latitudini, all’incirca attorno al circolo polare artico, divisa in due settori: quello stratosferico alle quote più elevate e quello troposferico alle quote più elevate. Di norma, il vortice polare ha un flusso ondulato, con modeste rientranze che si estendono un po’ più a nord e un po’ più a sud. Poiché il vortice non è statico ma scorre verso est, anche le increspature si muovono. Il vortice polare stratosferico solitamente rimane nelle zone artiche e scompare in estate, mentre quello troposferico – che è quello che ci interessa – ha maggiori ondulazioni e rimane anche in estate anche se più debole. I due vortici sono controllati dalla differenza di temperatura tra la zona tropicale e quella artica. Quando questa differenza diminuisce, la velocità del vortice troposferico diminuisce e iniziano i cambiamenti.

Come si sviluppa

Le ondulazioni si accentuano fino a diventare vere e proprie rientranze. Si forma quindi una configurazione a quadrifoglio: con due sacche profonde in cui l’aria fredda scende verso sud, e due promontori in cui l’aria più calda risale verso nord. Con la crisi climatica degli ultimi anni, la zona artica si è riscaldata notevolmente e di conseguenza la differenza di temperatura con la zona tropicale è sempre più in diminuzione. Il risultato è un’alterazione maggiore e più duratura del vortice polare.

La rottura del vortice

La rottura del vortice polare avviene più spesso tra metà marzo e metà maggio, quando diminuiscono le differenze di temperatura tra l’Artico e i tropici. I venti freddi di inizio-metà primavera si sono sempre verificati, ma il freddo degli ultimi giorni è superiore alla media.

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Il Messaggero

 
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