Lapam e Cna hanno riunito parlamentari e consiglieri regionali di tutti i partiti.

Lapam e Cna hanno riunito parlamentari e consiglieri regionali di tutti i partiti.
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La Sala dei Cimieri di Carpi è stata la location che ha ospitato un dibattito voluto da Lapam Confartigianato e CNA Federmoda con alcuni parlamentari e diversi consiglieri regionali per riflettere sul settore moda. Hanno partecipato alla riunione Maria Gloria Trevisanipresidente del sindacato Federmoda CNA Modena, Roberto Guaitolipresidente Lapam Confartigianato Moda e presidente nazionale Confartigianato Abbigliamento, Tamara Gualandipresidente della CNA Carpi e vicepresidente provinciale e regionale della CNA e Federico Poletti, presidente della Federazione Moda Confartigianato Emilia-Romagna. I parlamentari presenti erano le onorevoli Stefania Ascari (M5S) e Daniela Dondi (FdI), mentre per l’Assemblea regionale hanno partecipato i consiglieri Stefano Bargi (Lega), Maura Catellani (Lega), Palma Costi (Pd), Luca Cuoghi (FdI). , Giulia Pigoni (Italia Viva) e Luca Sabattini (Pd).

L’incontro, che ha visto la presenza anche del vicesindaco di Carpi Stefania Gasparini, aveva l’obiettivo di creare un momento costruttivo per pensare a un distretto, come quello della moda, che rappresenta un’eccellenza del Made in Italy: un settore capace di generare esportazioni per 7,7 miliardi di euro l’anno e risultando essere la terza filiera nell’Emilia Romagna. Il settore della moda, però, registra un -32 per cento sull’export dei prodotti made in Modenese nel 2023 rispetto al 2022 e anche per quanto riguarda occupazione e ore di cassa integrazione, la situazione del distretto fa riflettere: sul fronte occupazionale rispetto al 2021 nel 2024 la variazione è pari al -12 per cento e nei primi due mesi di quest’anno (ultimo dato disponibile) sono state autorizzate circa 150mila ore di cassa integrazione ordinaria, quasi cinque volte il numero autorizzato
nello stesso periodo del 2023. Dal confronto con i rappresentanti politici presenti sono emerse alcune proposte, come rivolgersi agli organi competenti a livello regionale per soluzioni a breve termine, realizzare progetti formativi concreti e bandi di contributo. Entrambe le parti hanno convenuto che una de-burocratizzazione è necessaria anche per rendere più facile ed efficace l’accesso a misure che possano contribuire a investire e migliorare l’attività e la competitività dell’azienda sul mercato nazionale e internazionale.

«Un incontro sicuramente interessante – dichiara Roberto Guaitoli, presidente di Lapam Confartigianato Moda e presidente nazionale di Confartigianato Abbigliamento -, siamo riusciti a unire insieme agli organismi intermedi le rappresentanze politiche sia nazionali che regionali. È un aspetto importante perché nel momento in cui si formano questi punti di incontro e visioni è il momento in cui possono nascere le opportunità, che sono ciò di cui il nostro settore ha bisogno visto il difficile contesto che sta incontrando in questa fase storica”. «La speranza – aggiunge Maria Gloria Trevisani, presidente dell’Unione Federmoda CNA Modena – è che a questo incontro possano seguirne altri. Grazie alle richieste e allo scambio di opinioni avuti durante questa giornata di confronto, torniamo consapevoli di avere gli strumenti per invertire una tendenza negativa. Ci auguriamo che le proposte emerse possano essere la continuazione di un percorso da portare avanti insieme per cercare di risolvere i problemi del nostro settore”.

 
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