Ripercorre il caso “Scurati”, chiede applausi per lui, e si rivolge direttamente al presidente del Consiglio Meloni, al sindaco Marco Russo, nel suo discorso per celebrare il 24 aprile, quando i partigiani entrarono a Savona.
“Abbiamo bisogno che chi ricopre cariche pubbliche a qualsiasi livello – dice Russo – ancor più ai vertici istituzionali, dica chiaramente che il fascismo è stato il buio della notte più buia e non deve più ritornare “sotto nessuna forma”. E, con qualche problema audio all’inizio del discorso, poi risolto, cita il caso dello scrittore Scurati e il suo discorso censurato dalla Rai.
Le fiaccolate sono partite intorno alle 20.15 da quattro quartieri della città: Villapiana, con un concentramento presso l’SMS Macchini e fuochisti il 24 aprile, Lavagnola dall’SMS Libertà e Lavoro, dall’SMS Fornaci all’omonimo quartiere e da Rocca di Legino con un raccoglimento davanti agli SMS Agricoltori e operai.
L’arrivo dei cortei intorno alle 21 dove ad attenderli c’era una proiezione su uno dei palazzi di piazza Martiri su cui si legge la scritta “25 aprile Savona resiste”; nella piazza è presente anche un enorme schermo sul quale verrà proiettato il video con l’inaugurazione del Monumento alla Resistenza operato dallo scultore Agenore Fabbri 50 anni fa.
Sul palco quel giorno c’erano l’allora sindaco Carlo Zanelli, politici e amministratori dell’epoca, tra cui spicca la figura di Sandro Pertini, che di lì a pochi anni sarebbe diventato Presidente della Repubblica. Il video dell’inaugurazione è stato girato da Mauro Cerulli, allora 19enne studente di giurisprudenza.
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