Cagliari emerge come la città più prospera della Sardegna, distinguendosi come l’unica con un reddito medio superiore alla media nazionale. Al contrario, Carbonia si posiziona come la città più svantaggiata in termini di reddito.
Secondo i dati forniti dal Dipartimento Finanze del MEF, le dichiarazioni dei redditi 2023, relative ai redditi accumulati nel 2022, delineano un quadro economico della Sardegna e dell’intero Paese.
In Sardegna, nonostante una crescita economica modesta, si osserva un imponibile medio pari a 19.411,35 euro, che segna un aumento del 4,4% rispetto all’anno precedente. Tale aumento è decisamente inferiore alla media nazionale (+7,4%) e sensibilmente inferiore al dato della Lombardia (+10,8%), che continua a detenere il primato in termini di reddito medio pro capite.
La classifica delle regioni italiane vede all’ultimo posto la Calabria per reddito medio, mentre al primo posto c’è la Provincia Autonoma di Bolzano, seguita da Lazio, Emilia Romagna e Piemonte, tutte con redditi pro capite superiori a 24mila euro.
Rispetto all’anno precedente, l’incremento del reddito medio in Sardegna è tra i più modesti, con solo Liguria e Umbria che registrano un incremento percentuale più contenuto (+3,9%). Le regioni con gli incrementi percentuali maggiori sono Lombardia, Lazio e Valle d’Aosta, ma tali incrementi sono stati in gran parte erosi dall’inflazione.
“Questi dati ci dicono che l’imponibile medio sardo è il 72% dell’imponibile medio lombardo. Un dato che non sorprende affatto” commenta Mauro Carta, Presidente delle ACLI Regionali della Sardegna “Già a dicembre le analisi sulle stime 2022 del reddito disponibile delle famiglie consumatrici vedevano la Sardegna con i suoi 17.921,72 euro di reddito disponibile pro capite stabile al 14° posto su 20 regioni con un dato standardizzato che dice che dove un italiano medio ha 100 euro a disposizione per le spese, un sardo medio ha appena 84,9 euro”.
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