Il prosciutto di Parma assediato dalla peste suina. “Ma gli omicidi dell’esercito sono inutili” – .

Il prosciutto di Parma assediato dalla peste suina. “Ma gli omicidi dell’esercito sono inutili” – .
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Il Consorzio chiede l’intervento dei militari per abbattere i cinghiali e apre il Commissario straordinario per l’emergenza. Lav: “Servono recinzioni. Gli abbattimenti finora non hanno contenuto il contagio”.

appestare suino assedia la zona di produzione del Prosciutto secco Di Parma ed è arrivato alle porte di Langhirano, la “capitale” della prestigiosa DOP. Azioni intraprese fino ad oggi, incluse abbatti del cinghiali, non sembrano aver arginato il problema. “Abbiamo bisogno di un ulteriore passo: l’esercito contro i cinghiali, fondi per la biosicurezza, trappole e recinzioni, ma anche per i cacciatori. Non abbiamo bisogno del ristoro domani” è quanto chiede direttore del Consorzio del Prosciutto di Parma, Stefano Fanti, intervistato da Repubblica. Chiede che, davanti agli agricoltori, l’ Commissario straordinario alla peste suina, Vincenzo Caputoha detto che saranno accolti presto, promettente interventi di militare, riduzioni e compensazioni.

“Abbiamo bisogno di recinzioni come in Belgio”

Ma per finire sul bancone imputati e il Gestione dell’emergenza tenuto fino a questo punto. “Il precedente Governo Draghi aveva iniziato il recinzioni delle aree ambientali in cui si era manifestato il problema, onde evitare gli spostamenti dei cinghiali. Il nuovo governo Meloni invece ha scommesso da subito alle demolizioni: ma come abbiamo visto si sono rilevati inefficace nel contenere l’infezione” ci spiega Massimo VitturiResponsabile Animali Selvatici Lavoro.

Dall’inizio delemergenzaGennaio 2022 – Sono state rinvenute oltre 1.900 carcasse di cinghiali colpiti, coinvolti 21 allevamenti e abbattuti oltre 40mila suini dopo che l’estate scorsa era stato trovato in provincia di Pavia l’unico suino positivo al PSA. La peste suina africana è estremamente dannosa per cinghiali e maiali (ad oggi però nessun suino è risultato positivo) ma non ha alcun impatto sull’uomo, in quanto non è trasmissibile dagli animali all’uomo (leggi qui le FAQ del Ministero della Salute).

“In Belgio e parte di Germania il problema è stato risolto con recinzioni che impediva lo spostamento dei cinghiali e preferito Anche io’immunità Di gregge” continua Vitturi che aggiunge: “Stiamo utilizzando l’esercito per ampliare le aree recintate e constatiamo che, nonostante il Commissario Straordinario abbia affermato che le uccisioni sono raddoppiate, il problema non solo non è stato risolto ma è arrivato addirittura al Prosciuto di Parma” .

Peste suina africana (Sal) è una malattia virale malattia infettiva che colpisce sia i suini domestici che quelli selvatici. Attualmente non esistono vaccini e la mortalità può raggiungere il 100% degli animali colpiti da questo virus, caratterizzato da un’elevata resistenza nell’ambiente e da un’elevata contagiosità. Sebbene non trasmissibile all’uomo come riporta il portale Izs delle Marche e Umbira, centro di riferimento nazionale per l’emergenza – e quindi non rappresenta alcun pericolo per la salute dei cittadini“Il PSA può avere conseguenze serie entrambi a livello economico e sociale, incidendo sulla redditività degli allevamenti e influenzando pesantemente la circolazione dei suini e dei prodotti affini all’interno dell’Unione Europea nonché le esportazioni verso paesi terzi”.

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“Per questi motivi parliamo di ‘malattiaeconomico“, spiega ancora Vitturi. Ma cosa propone la LAV per evitare la diffusione del Psa? “Procedi velocemente con le recinzioni – elenca Vitturi – magari con l’aiuto dell’Esercito e vietare la caccia perché, come ilEfsal’Autorità europea per la sicurezza alimentare, l’attività di caccia è la primo veicolo di diffusione del virus della peste suina africana”.

In un documento del 2018, l’EFSA afferma: “Quando un’epidemia è già in corso, le attività che potrebbero aumentare lo spostamento dei cinghiali (ad esempio battute di caccia organizzate) dovrebbero essere evitate”.

 
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