“Voglio che gli allenatori si salutino? Falso, Iachini via per i risultati” – .

“Voglio che gli allenatori si salutino? Falso, Iachini via per i risultati” – .
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Valerio Di Cesare, capitano del Bari, è intervenuto in conferenza stampa. Tra i tanti temi toccati, Di Cesare parla anche delle indiscrezioni secondo cui avrebbe fatto parte di una delegazione che avrebbe parlato con il ds Ciro Polito il giorno prima dell’esonero di Beppe Iachini.

“Non ho mai detto se l’incontro sia avvenuto o meno, ma comunque mi sento chiamato in causa”, riferisce TuttoBari.com. “Per me dire queste cose non fa bene al Bari. Dobbiamo dare il massimo perché non possiamo assolutamente retrocedere. Ci deve essere il fuoco nei nostri occhi, sentiamo tutti questa responsabilità”.

“Per affrontare al meglio questo periodo serve altro. Adesso mi concentro su Cosenza, non c’è bisogno di parlare di videoconferenze o altro. Ognuno ha la propria opinione. Non so cosa c’entrino molte delle cose che sono state dette, ad esempio quando si tratta delle ore di video. Per me il mister ha pagato solo i punti fatti nelle ultime partite. Poi il confronto con il direttore sportivo c’è sempre stato, ma io sono il giocatore e non l’allenatore. Sono sempre esistiti perché escono queste cose, io sono cresciuto in un certo modo. Ventiquattro anni di calcio non mi sono mai permesso di chiedere di cambiare giocatore o di confermare qualcuno, il giocatore sono io e ognuno ha il suo ruolo”.

Il rapporto con Iachini?
“Per me non c’era niente con lui, poca chimica o altre cose che si dicono. I risultati hanno influito molto negativamente, sappiamo che a pagare è l’allenatore. Gioco a calcio da ventiquattro anni e poco ho capito, quando le cose vanno male dicono sempre che la squadra non sta con l’allenatore, ma questo è vero. Nella mia carriera penso di aver dimostrato qualcosa come uomo, è stato triste leggere che sono stato io a voler mandare via l’allenatore. Si è detto di Auteri, Carrera, Mignani e Iachini. Sono un po’ deluso, penso di aver dimostrato quello che penso riguardo questa maglia, ma non credo di meritare che mi dicano che sto uccidendo gli allenatori di cui siamo i primi responsabili. Se c’è una cosa che mi dà fastidio di quest’anno, tante cose vengono fuori. Io sono della vecchia scuola, per me lo spogliatoio è sacro”.

 
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