“Adesso ci alleniamo molto sulle palle morte”

Il Lecce è risorto sotto la guida del signor Gotti, ed è rinato anche Remi Oudin. Schierato in molteplici ruoli tra centrocampo e attacco, il francese ha avuto un ruolo significativo…

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Risorto il Lecce sotto la guida del signor GottiAnche Remi è rinato Oudin. Schierato in molteplici ruoli tra centrocampo e attacco, il francese ha contribuito in maniera determinante alla buona prestazione dei giallorossi. E a Reggio Emilia, sulla fascia destra solitamente assegnata ad Almqvist, e quindi a piede invertito, ha fatto benissimo. «Ho giocato anche a destra tanto tempo fa: ritrovandomi a farlo con questa squadra – ha spiegato ieri in conferenza stampa allo stadio»Via del Mare“, il ventisettenne francese -, per me ciò che conta è la partecipazione al gioco e la crescita”.
Bel piede e jab spietato, le qualità di Oudin, che è nato a Chalons-en-Champagne ma il suo gioco non può essere paragonato alle bollicine del famoso vino prodotto in quella terra. Eppure il centrocampista giallorosso adesso riesce a sfruttare anche tutti i palloni inattivi. Al Mapei Stadium, ad esempio, cross del numero 10 salentino e tiro vincente di Gendrey. «Oggi è diverso, ci lavoriamo tanto punizioni E ragazzi all’angolo e dire che la situazione è migliorata – sottolinea Oudin -. Queste situazioni di gioco sono diventate un’arma che usiamo contro gli avversari e che ci ha regalato occasioni anche nell’ultima partita, contro il Sassuolo”. Qualcosa è cambiato anche nell’animo delle truppe salentine, passate dalla guida di D’Aversa a quella dell’attuale allenatore: «C’è una differenza di carattere: si vede che Gotti è più tranquillo e questo dà alla squadra più consapevolezza e più tranquillità.” E da quando in panchina c’è il tecnico adriatico, la squadra è apparsa sempre più vivace. “Contro il Sassuolo c’era la motivazione di tutta la squadra: volevamo portare a casa questa vittoria e per questo ognuno di noi ha dato tutto quello che aveva”. Un gruppo volitivo, quello del Lecce, che mister Gotti riesce a gestire senza disdegnare soluzioni a centrocampo e in attacco. Dorgu non è più un terzino e Piccoli, davanti, convive con Krstovic. Il centrocampista transalpino è soddisfatto dell’atmosfera creata dal nuovo allenatore: «La competizione è bella quando è positiva. Quando è arrivato ognuno di noi ha sentito di dover dare di più, perché è questo che ci fa crescere personalmente e fa crescere anche la squadra”. Anche lo schema di gioco galvanizza i giallorossi: «Ci troviamo bene con questo schema, il 4-4-2, ognuno fa la sua parte. Ma quello che conta, al di là dello schema con cui giochiamo, è raggiungere l’obiettivo della squadra”. L’obiettivo, appunto salvezza In Un campionato, è ad un passo. Merito della svolta ottenuta da Gotti che, è bene ricordarlo, ha ottenuto dieci punti in cinque partite: una media da Champions League. E quattro partite si sono concluse senza subire gol. Poi l’exploit in casa del Sassuolo, condito da tre reti segnate contro gli emiliani. Solo a febbraio il Lecce aveva segnato altrettanti gol contro la Fiorentina. Ma anche il rischio distrazione è dietro l’angolo, dopo due vittorie consecutive. Remi Oudin, però, vola basso: «Siamo tutti concentrati e c’è la motivazione per la terza vittoria, contro Monza». La squadra brianzola rievoca dolci ricordi per i tifosi leccesi: la storica prima promozione nella massima serie e la tanto attesa salvezza ottenuta nella penultima giornata dell’ultimo campionato. Chissà che la partita contro i biancorossi non riesca a suscitare in Oudin la gioia di segnare, che non aveva ancora assaporato ai tempi del Gotti. Ne ha già firmati tre, non nasconde il desiderio: «Al di là dell’obiettivo della squadra c’è segnare più gol e più assist. Perché anche noi abbiamo qualcosa da aspettarci”. Forse bisognerà rivedere qualcosa in attacco, intanto questo Lecce, che finalmente riesce a insidiare con frequenza la porta avversaria, sembra divertirsi. Remi Oudin lo ha confermato: «Continuiamo a fare quello che dobbiamo fare con piacere. Farlo e sentire che lo stiamo facendo è ciò che può aiutarci a portare avanti la squadra”.

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Giornale pugliese

 
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