Opificio Pietre Dure protagonista del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze – .

Opificio Pietre Dure protagonista del Salone dell’Arte e del Restauro di Firenze – .
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L’Fabbrica di pietre dure saranno tra i protagonisti più attesi della nona edizione del Mostra d’Arte e Restauro di Firenze, dal 25 aprile al 1 maggio 2024, alla Fortezza da Basso.

La presenza dell’istituzione fiorentina è tra le più attese dell’evento fieristico: gli operatori del restauro italiani e internazionali apprezzano la presenza dell’OPD per l’opportunità di interagire con chi da secoli (l’Opificio è espressione di una tradizione che risale al 1588) realizza interventi che diventano esemplari nel variegato mondo del restauro dei beni culturali.

Per rispondere a tanto interesse, l’Opificio sarà presente in Fiera per l’intera giornata 26 aprile. Una giornata intensa di interventi, discussioni e idee. Con anche un’appendice sulla giornata 30 aprile.

La mattina del venerdì 26 (dalle 9:30 nel Sala di scherma alla Fortezza da Basso) Emanuela Daffra, Soprintendente dell’Opificio insieme a Cristina Acidini, Presidente dell’Opera di Santa Croce e Presidente della Fondazione Roberto Longhi, nonché i manager dei settori in cui è suddivisa l’istituzione fiorentina, illustreranno stato di avanzamento e risultati di alcuni recenti grandi progetti di conservazione realizzati su capolavori fiorentini, selezionati per la notorietà delle opere d’arte, per la complessità degli interventi e per la ricerca e la metodologia attuata.

Il primo focus riguarderà il progetto di studio e restauro dell’ affreschi di Giotto nella Cappella Bardi, con interventi di Renata Pintus e Maria Rosa Lanfranchi. Per illustrare quindi “memoriale sepolcrale del grande Alfieri” di Antonio Canova in Santa Croce. Il restauro e lo studio della tecnica costruttiva Interverranno Riccardo Gennaioli, Camilla Mancini, Franca Sorella e Paola Lorenzi.

Dall’antico al contemporaneo con l’illustrazione di Restauro dell’Guerriero con scudo’ di Henry Moore: problemi interni ed esterni di un grande bronzo del XX secolo con interventi di Renata Pintus, Stefania Agnoletti, Maria Baruffetti, Merj Nesi e Aurea Restauro.

“La seconda sessione (a partire alle 11:30) sarà dedicato – anticipa il soprintendente Daffra – agli esiti della tesi di diploma discussi negli ultimi due anni presso la Scuola di Formazione Superiore e Studio (SAFS) dell’OPD, di sicuro interesse, soprattutto per gli addetti ai lavori, per l’approccio fortemente sperimentale e gli elementi di innovazione solitamente connessi al lavoro di tesi presso la SAFS: Nuove professionalità e percorsi di ricerca originali. Tesi difesa presso la SAFS dell’OPD.

Gli interventi sono coordinati da Letizia Montalbano, Direttore Tecnico del Settore Restauro Materiali Cartacei e Membrane, già Direttore della SAFS.

La parola passerà poi agli autori delle singole tesi: Alessia Bianchi, che ha indagato Il restauro del “Libro dei disegni” di Baldassarre Franceschini detto Il Volterrano della Fondazione Roberto Longhi di Firenze; Selene Chersicla che ha approfondito Il modello per il pannello in pietra dura “Vaso con fiori” di Edoardo Marchionni del Museo Opificio delle Pietre Dure; Giulia Ciabattini propone Il fondo Leonardo Savioli: dal Centro Pecci allo studio dell’artista. Restauro strutturale di un dipinto su compensato; Giorgia Mori: Un codice miniato del Trecento: il Laudario di Santo Spirito alla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenzementre il caso di Il manifesto di Alphonse Mucha per le ‘Imprimerie cassan fils della Collezione Salce: problemi del ‘de-restauro’ del patrimonio effimero è curato da Lavinia Nasoni; “Il restauro del primo fondo di pellicole fotografiche della Commissione Vinciana relative al manoscritto di Leonardo da Vinci “Sull’anatomia” è il tema di Matilde Ticci; Il Trittico Nocria della cerchia di Paolo da Visso, a Castelsantangelo sul Nera, danneggiato dal terremoto del 2016 è stato oggetto dell’indagine di Petra Farioli.

Gli interventi di restauro, per poterli realizzare, necessitano di qualcuno che li finanzi. Un argomento che è sempre stato di chiara attualità. Uno dei mezzi per reperire fonti finanziarie è sicuramente l’Art Bonus.

A 10 anni dalla sua entrata in vigore, lBonus d’arte ha consentito a numerose pubbliche amministrazioni di realizzare importanti interventi di tutela, manutenzione e restauro del patrimonio culturale pubblico grazie al sostegno di imprese, fondazioni bancarie e privati ​​cittadini. In questo incontro ALES SpA, la società responsabile del programma di gestione e promozione dell’Art Bonus per conto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, approfondirà gli aspetti applicativi della norma e dialogherà con alcuni tra i più rappresentativi enti beneficiari dell’Art Bonus sul tema nel panorama nazionale per qualità e numero di interventi realizzati con il sostegno economico dei mecenati: l’Opificio delle Pietre Dure, la Direzione Regionale Musei Toscana MiC, il Comune di Firenze”.

Dalle 14:30 alle 16:00nel Sala riunioni MiCdiscuteremo quindi”La sostenibilità economica dei progetti di restauro attraverso l’Art Bonus”, a cura di ALES Arte Lavoro e Servizi Spa in collaborazione con Opificio delle Pietre Dure, Direzione Regionale Musei della Toscana e Comune di Firenze. Sono attesi gli interventi di Lucia Steri, Responsabile Comunicazione di Art Bonus Ales SpA; Emanuela Daffra, Sovrintendente OPD e Direttore DRM Lombardia; Fabrizio Vallelonga, Funzionario MiC DRM Toscana e Direttore del Museo Nazionale Etrusco di Chiusi; Giorgio Caselli, Direttore del Servizio Belle Arti del Comune di Firenze.

Nel pomeriggio continuano i contributi dell’OPD al Salone del Restauro alle 17:15 in Sala Sottani presentare le novità editoriali di Collana Opificio “Problemi di conservazione e restauro” edito da Edifir Edizioni Firenze. Una collana, fondata da Marco Ciatti, che vanta una lunga e gloriosa tradizione, tanto che viene presentato il suo 63° volume, dedicato a “Il restauro del fregio di Andrea Pucci Sardi da Empoli” a cura di Matteo Ceriana, Riccardo Gennaioli, Sandra Rossi (Firenze, 2024). Alla presenza degli autori e dei curatori del volume interverrà Paola D’Agostino, già direttrice dei Musei del Bargello, dove è conservato il fregio.

Un altro appuntamento, Martedì 30 aprile dalle 14:00 alle 15:30a cura della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, in Sala riunioni MiC. Tema: “Restauro e ricerca; attività della Soprintendenza ABAP di Firenze”.

La Cappella Brancacci nella chiesa del Carmine a Firenze: un protocollo per la diagnosi, la manutenzione, il monitoraggio e lo studio dei dipinti murali. La conclusione del cantiere” è il titolo di un denso racconto che racconterà i risultati di circa due anni di osservazioni su uno dei capolavori del primo Rinascimento fiorentino. Relatori: Antonella Ranaldi, SABAP per la Città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato; Alberto Felici, SABAP per la Città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato; Emanuela Daffra, Opificio delle Pietre Dure; Sara Penoni, Opificio delle Pietre Dure; Giorgio Caselli, Comune di Firenze; Cristiano Riminesi, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR); Simonetta Brandolini D’adda, Amici di Firenze.

“Una presenza articolata quindi” sottolinea Emanuela Daffra “che dà conto non solo dei molteplici fronti su cui l’Istituto è impegnato, ma anche della sua fisionomia naturalmente multidisciplinare, del suo essere un luogo in cui si svolgono attività di altissimo livello, attività di ricerca e la formazione procedono di pari passo”.

Per maggiori informazioni: https://opificiodellepietredure.cultura.gov.it

 
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