Pisa, cosa succederà alla Stazione Leopolda? – L’Arno.it – .

Pisa, cosa succederà alla Stazione Leopolda? – L’Arno.it – .
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Polemica a Pisa per la decisione del Comune di allontanare le associazioni dalle sedi dell’ Città Leopoldinaa (ex stazione ferroviaria divenuta poi spazio di ritrovo). La scelta è stata comunicata lo scorso 16 aprile, con la comunicazione formale della scadenza della concessione d’uso dei locali. Che fine farà questo spazio importante per la città di Pisa? Lo scopriremo, per ora sappiamo a che passa la proprietà Patrimonio Pisa srlControllata al 100% dal Comune.

Già nel 2019 l’amministrazione comunale (prima giunta Conti) ha provato a cambiare le cose portando il mercato ortofrutticolo nei locali della Leopolda. Le associazioni hanno resistito e noi riusciremo a restare al loro posto. Ma una volta scaduto l’accordo, la musica cambia.

Da quello che sappiamo, Patrimonio Pisa srl ​​sta lavorando bene, risanando una situazione debitoria di oltre 10 milioni di euro (nel 2018) con un deficit di soli 300mila euro. Tra le scoperte dell’azienda c’è quella di gestire al meglio gli immobili, magari affidandoli in concessione, senza vendere i beni, che rimarranno al patrimonio del Comune di Pisa. “Tutti spazi pubblici – ha detto il sindaco Michele Conti lo scorso marzo – sarà a disposizione delle associazioni ma anche di enti e iniziative private. Con una distinzione di fondamentale importanza: alla Stazione Leopolda le associazioni già presenti nei locali avranno sempre la priorità rispetto agli altri soggetti”.

Da quello che ci sembra di capire, quindi, le associazioni presenti non vengono buttate in strada ma dovranno semplicemente adeguarsi ai nuovi criteri (commissioni) imposti dalla società di gestione, Patrimonio Pisa Srl. Ci sembra di capire che il problema è essenzialmente di natura economica. Le associazioni potranno restare se vorranno, ma dovranno pagare di più.

Resta una domanda: le associazioni presenti alla Leopolda finora hanno svolto un lavoro degno e meritorio, sì o no? Questa è la prima domanda da porsi. Se la risposta è sì, come immaginiamo (ma siamo aperti a qualsiasi opinione), le suddette associazioni dovrebbero ottenere dal Comune spazi adeguati per svolgere le proprie attività. Un’altra domanda che ci sentiamo di porre, essendo Patrimonio Pisa srl ​​di proprietà comunale, è la seguente: quali progetti hanno in mente l’amministrazione comunale e la suddetta società per la Leopolda? Perché, essendo un bene pubblico, bisogna parlarne. Oppure qualcuno pensa forse che l’unico criterio di valutazione sia l’affitto? Siamo qui e aspettiamo di sentire i piani. Potremmo scoprire novità interessanti. chiediamo intanto che le associazioni che hanno svolto finora un lavoro meritorio siano messe nelle condizioni di continuare a lavorare, come meritano.

Un po’ di storia

Gli spazi della Leopolda sorgono nel luogo in cui si trovavano i 1844 è stato realizzato, uno dei primi stazione ferroviaria in Italia, per volere del Granduca Leopoldo II di Toscana. Dal 1929 i locali ospitarono il mercato ortofrutticolo di Pisa, fino al 1993. Dopo il trasferimento, un gruppo di associazioni predispose un progetto per trasformare la struttura in un centro socio-culturale. Nel 1996 il Comune di Pisa ha fatto proprio il progetto e ha avviato i lavori di restauro degli spazi, avvalendosi anche dei finanziamenti europei concessi dalla Regione Toscana. Le associazioni assunsero la gestione della struttura, confluendo in un’entità collettiva: l’Associazione Casa della Città Leopolda. Gli spazi, sotto questa nuova veste, furono inaugurati nel 2002.

 
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