hanno battuto il Piemonte e ora sognano il trofeo – .

Infine, va detto. Non tanto per l’obiettivo in sé, per quanto riguarda l’azione: una delle prime manovre, una delle prime studiate, una delle prime… dalla Lombardia. Barros, Ratti E Sistiesattamente in quest’ordine: uno inventa, uno combatte e finisce, uno trova il grande bersaglio da fuori. Bellissimo? Bellissimo, niente da aggiungere. Decisivo? Decisivo, d’altronde l’1-0 che fa cantare Tacchini contro i piemontesi parla chiaro. Importante? Importante, del resto l’opportunità di portare a casa il trofeo è ghiotta, molto ghiotta. Tutto questo, rullo di tamburi… all’ultimo minuto. Sì, cose divertenti.

Finalmente, quindi. Ma tutto sommato era nell’ariasia contro l’Emilia Romagna (pareggio a reti inviolate) che contro i Piemontesi, che lamentano un gol annullato nella ripresa (almeno dubbio) ma che possono sorridere per una prestazione, alla luce dei fatti, ai limiti della perfezione. E se in porta non ci fosse stato Ottaviano?, il talento di Masseroni per definizione? È giusto chiederlo, ma è chiaramente difficile trovare la risposta.

SOLO LUI

Accanto a lui sembra addirittura piccolo Bogbi, non proprio l’ultimo arrivato in termini di fisicità. Qualcuno lo ha definito un rugbista che giocava a calcio, altri lo hanno definito semplicemente come «quello grande». Signore e signori, Lorenzo Riboni da Aosta. È il fulcro del gioco piemontese, il classico «Riboni più altri dieci». Insomma, Grandi e Bogbi (sì, quello che sembrava piccolo) hanno il loro bel da fare, anche perché accanto a Ribo ci sono Fioccardi E Villa, non proprio l’ultimo degli arrivati. Nel frattempo Ottaviano si riscalda e disinnesca un’azione potenzialmente pericolosa orchestrata da Fioccardi e Villa: uno inventa, l’altro rifinisce e il portiere Masseroni salva. Tutto è facile per uno come lui.

Un po’ meno semplice è la faccenda per Marasca, che difende la porta del Chieri nella vita di tutti i giorni. L’interpretazione migliore arriva direttamente dagli spalti, più precisamente dalla sponda lombarda: «Il loro portiere è davvero bravo». Ben fatto, sì, anche molto bravo. Sempre su Duranti, la bandiera di via Ussi e sì, colui che giurò eterna fedeltà al Villa. Ci prova sia da fuori (11′) che da distanza ravvicinata (20′), ma l’esito è lo stesso. Anche se sulle corsie ci sono quattro Frecciarossa Fiore, bianchi (Alto), Segantini E Marelli (basso), nonostante la trequarti fosse presidiata Lucia Tommaselli (viva la carta d’identità!), nonostante la doppia fase Sisti entrambi Barros.

RECUPERO

La conversazione immediatamente Ottaviano, poco sollecitato sia nel primo che nel secondo tempo. Almeno in termini di numero di parate, visto l’intervento di Garbellini nella ripresa rappresenta uno dei pochi punti salienti: l’esterno piemontese calcia, il portiere lombardo fa il suo. E lo stesso vale per Bogbimiracoloso già pochi istanti dopo come per dire “no, di qua non si può passare”.

Dall’altra parte, secondo i fatti, non si passa nemmeno, almeno apparentemente. Nonostante L’ingresso di Morstabilini e nonostante quelli di Grimaldi E Ratti, quest’ultimo uno dei classe 2008 più chiacchierati in Italia. Quella del suo esordio in Serie D a sedici anni e due giorni, per intenderci. Qualcuno ha detto apparenza? Ebbene sì perché nel finale, forse nel momento migliore del Piemonte e peggiore della Lombardia, passa la squadra di Tacchini. Apre Barros e chiude Sistinel mezzo a ottimo lavoro dietro il gol di Ratti: da vero attaccante, da vero bomber. Poi il destro del trequartista dell’Accademia Bustese, poco dopo il fischio finale: la vittoria Lombardiaperde il Piemonte. E dopo il pareggio della mattina i quattro punti in classifica, come in Emilia Romagna: si deciderà tutto contro la Liguria.

IL FORMATO (in aggiornamento)

LOMBARDIA-PIEMONTE VdA 1-0

 
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