Viaggio nella memoria, gli studenti nei campi dove furono uccisi tanti fiorentini / FOTO – .

Viaggio nella memoria, gli studenti nei campi dove furono uccisi tanti fiorentini / FOTO – .
Viaggio nella memoria, gli studenti nei campi dove furono uccisi tanti fiorentini / FOTO – .

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Dopo aver visitato i campi di concentramento di Dachau, Ebensee, Gusen e il castello di Hartheim – uno dei centri del T4, la famigerata operazione di sterminio dei disabili portata avanti dal regime nazista – oggi i ragazzi e le ragazze delle scuole di Firenze e della Città Metropolitana , prenderà parte alla cerimonia per l’anniversario della liberazione del campo di concentramento di Mauthausen, dove morirono almeno 120mila persone, tra cui molti italiani. Molti deportati partirono dalla stazione di Santa Maria Novella.

A Mauthausen si moriva di lavoro, con le camere e i gas, per gli esperimenti medici… era un inferno. Lì furono deportati antinazisti, intellettuali, oppositori politici, antisociali, testimoni di Geova, ebrei, rom e omosessuali.

Organizzato dalla sezione fiorentina dell’Aned, associazione nazionale degli ex deportati nei campi nazisti, il pellegrinaggio ha visto la partecipazione di centinaia di partecipanti e studenti provenienti dai comuni di Impruneta, Bagno a Ripoli, Sesto Fiorentino, Calenzano, Scandicci, Barberino di Mugello, San Casciano Val di Pesa, Barberino Tavarnelle, Signa, Lastra a Signa, Greve in Chianti, Fiesole, Pelago, Rufina, Pontassieve, Dicomano, San Godenzo, Londa, Scarperia e San Piero e Firenze.

“Sono davvero orgogliosa – ha dichiarato Alessandra Nardini, consigliera regionale – di partecipare a questo pellegrinaggio e di rappresentare per la prima volta la Regione. A 80 anni dai grandi scioperi del 1944, mi è sembrato doveroso accompagnare gli studenti toscani a Mauthausen e partecipare ai festeggiamenti del 79° anniversario della Liberazione, visitando questo ed altri campi di sterminio nazisti.

In un tempo in cui assistiamo al preoccupante riemergere di pericolose risorgive nazifasciste, di vergognosi tentativi di negazionismo e revisionismo, è ancora più importante e necessario coltivare la Memoria”.

Il pellegrinaggio, iniziato il 2 maggio, proseguirà domani con la visita alla Risiera di San Sabba a Trieste, campo di concentramento nazista ora su suolo italiano.

 
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