TREVISO – Il 25 aprile, a Treviso, le commemorazioni per la Festa della Liberazione hanno visto momenti di tensione durante la celebrazione. Le manifestazioni sono iniziate con il sindaco Mario Conte che ha reso omaggio ai partigiani caduti presso il monumento di via Maleviste, nel quartiere Canizzano, luogo simbolo della resistenza antifascista poiché in quel luogo furono uccisi cinque partigiani.
Proteste al ministro Nordio e applausi al sindaco Conte
La giornata ha visto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, contestato durante il suo discorso sull’antifascismo in Piazza Indipendenza. Le sue parole, ritenute ambigue da molti presenti, hanno suscitato fischi e proteste da parte di chi ha voluto esprimere con vigore il proprio dissenso. Nordio ha risposto alle critiche con dichiarazioni provocatorie, alimentando ulteriormente la tensione.
Al contrario, il sindaco Mario Conte ha ricevuto consensi e applausi per il suo intervento deciso e chiaro sull’antifascismo e sulla memoria della Resistenza. Si è commosso nel ricordare la figura di Giacomo Matteotti e ha sottolineato l’importanza di mantenere viva la memoria di chi ha lottato per un’Italia libera e democratica. Per il sindaco della città, Treviso è stata e sarà sempre antifascista
Un momento di riflessione e impegno per il futuro
La giornata si è conclusa con l’intonazione di “Bella Ciao” da parte della maggior parte dei presenti, simbolo di resistenza e memoria. In un momento in cui la memoria storica e l’impegno civile sono più che mai attuali, le celebrazioni per la Festa della Liberazione a Treviso hanno rappresentato un’occasione per riflettere sul passato e rinnovare l’impegno per un futuro basato sui valori della democrazia, della libertà e dell’antiterrorismo. -fascismo.