Manfredonia. Controlli, verifiche, piano industriale, ecco perché è stato revocato il consiglio di amministrazione di Ase Spa – .

Manfredonia. Come anticipato, con un recente decreto, il Commissario Straordinario del Comune di Manfredonia, Dott Rachele Grandolfoha deliberato di revocare “per giusta causa e con effetto immediato”, la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione di ASE spa, Centola Michelecon il ruolo di Presidente, Leone Massimocon il ruolo di Amministratore Delegato e Lucia Murgolocon la carica di vicepresidente.

LE MOTIVI (DAL DECRETO) decreto-cs-20-24-firmato

La società ASE spa è attualmente al centro di un procedimento giudiziario condotto dalla Procura della Repubblica di Foggia, denominato “Giù le mani”. che ha avuto un grande impatto mediatico, con il coinvolgimento diretto di un ex dipendente della società e di suo figlio, dipendente della stessa, destinatari di misure cautelari; tale organismo, a seguito della grave situazione venutasi a creare, ha adottato nuove misure organizzative interne, con l’obiettivo di rendere i servizi più efficienti e trasparenti e di rafforzare il rapporto di fiducia tra i cittadini nei confronti delle istituzioni; tra questi si segnala la convenzione siglata con la Regione Puglia per l’utilizzo condiviso dell’ingegnere dirigente. Rosa Tedeschi e l’assegnazione a questo organismo, in posizione sovraordinata, del luogotenente della Guardia
Finance Paolo Claudio Bisceglia, entrambe figure professionali dedicate, nella gestione dei servizi di igiene urbana, alla migliore definizione e regolamentazione dei rapporti con la società ASE spa, anche attraverso l’organizzazione di un efficiente sistema di indirizzo e controllo.

Con una dimessa relazione datata ieri, 23 aprile, acquisita nel protocollo generale dell’Ente 19486, il dirigente Tedeschi e il tenente Bisceglia hanno evidenziato una serie di comportamenti da parte dell’amministratore e del consiglio di amministrazione nel suo insieme, integrali, come volontà di seguito precisate, giusta causa di decadenza dal proprio incarico.

PIANO INDUSTRIALE 2024-2031 PRESENTATO DA ASE SPA CON NOTA N.1-316 DEL 27.12.2023.
Dalla relazione preliminare sul piano industriale 2024-2031, realizzata dall’ing. Tedeschi, richiamata nella sua nota del 19.04.2024, prot.n.18555, “emerge che, oltre alla firma di un firmatario dell’atto, responsabile della redazione e della validazione del documento trasmesso, non essendo rilevato, sussistono i presupposti per considerare il Piano Industriale presentato da Ase SpA con nota n. 1-316 del 27.12.2023, caratterizzata dall’assenza di riflessioni strategiche sulle emergenze locali, necessarie per pianificare un orizzonte temporale così lungo come quello proposto, caratterizzata anche da una pianificazione priva dei contenuti minimi per effettuare valutazioni di merito, e composta da un documentazione tecnica ed economica fortemente incompleta. A ciò si aggiunge il fatto che l’esistenza di una specifica deliberazione dell’Assemblea, ai sensi dell’art. 12 dello Statuto, con il quale si è deciso, in vista della scadenza contrattuale, di predisporre un Piano Industriale della durata di otto anni, come quello proposto dall’Amministratore Delegato”.

ESECUZIONE DEL CONTRATTO – PENALI
“Nonostante non sia mai stato nominato un Direttore dell’Esecuzione del Contratto e quindi una figura preposta a vigilare pedissequamente sul rispetto degli accordi contrattuali, nel corso dell’anno 2022 sono state applicate 4 sanzioni per complessivi 17.300 euro, mentre nel corso dell’anno 2023, Sono state applicate 4 sanzioni per un totale di 37.900 euro. A questo riguardo l’art. 18 della Convenzione recita: “Il Comune può dichiarare risolto il contratto dopo tre contestazioni, avvenute in tempi diversi, a seguito di inadempienze che hanno comportato l’applicazione di sanzioni.[…]”.

OMISSIONI
“La relazione analitica prevista dall’art. 13 del Contratto, relativo all’attività del ciclo dei rifiuti e agli altri servizi gestiti, non è stato trasmesso per l’anno 2023. L’ultima trasmissione risale a febbraio 2023 relativa all’anno 2022. La relazione annuale prevista dall’art. 5 del Contratto, con cui è stato rilevato il livello di soddisfazione dell’utenza, non è stata trasmessa per l’anno 2023. L’ultima trasmissione risale a febbraio 2023 relativa all’anno 2022.

Le Polizze Assicurative RCT e RCO attualmente in vigore con i massimali stabiliti ai sensi dell’art. 12 del Contratto, non verranno trasmessi, assenza che potrà costituire grave pregiudizio alla corretta prestazione del servizio nei confronti dei terzi. L’elenco dei servizi appaltati per i quali la Società si avvale di soggetti terzi ai sensi dell’art. 11 del Contratto, non viene trasmessa. Per quanto a conoscenza dell’Ufficio, i servizi di pulizia, disinfestazione e derattizzazione delle spiagge sono affidati a terzi”.

RISULTATI DI NON CONFORMITÀ RISCONTRATI NELL’ISPEZIONE DEL 15.04.2024 PRESSO IL CENTRO DI RACCOLTA COMUNALE
Mancanza di un’adeguata identificazione e registrazione degli utenti in entrata. Non esiste alcuna verifica che i rifiuti conferiti al Centro Comunale di Manfredonia, e quindi ricadono sui costi di trattamento sostenuti dall’Ente, appartengono solo agli utenti TARI del Comune di Manfredonia. Moduli di “identificazione degli utenti che accedono al Centro di Raccolta con furgone” compilati in ogni loro parte e non contenenti informazioni necessarie e conformi alle disposizioni normative.

Il mancato rispetto dell’art. 212 co. 8 del D.Lgs. 152/2006 ss.mm.ii. (ai sensi dell’art. 212, comma 8, gli utenti non domestici che decidono di conferire i propri rifiuti urbani al Centro Comunale di Raccolta Rifiuti con mezzi propri sono tenuti ad iscriversi all’Albo dei trasportatori nella sezione ‘Conto proprio’ e, prima scarico dei rifiuti nel CCR, il modello 1a allegato al DM 8 aprile 2008 modificato dal DM 13 maggio 2009 dovrà essere compilato dagli addetti del centro, al fine di quantificare i rifiuti conferiti da ciascuna azienda, per la determinazione della quota variabile della TARI). Ritiro a domicilio delle utenze non domestiche dell’area portuale. L’azienda non ha fornito, nonostante specifica richiesta, l’elenco degli utenti serviti e il pagamento della TARI da parte degli stessi.

COMPENSO ALL’ORGANO AMMINISTRATIVO
Con Verbale di Assemblea Ordinaria n. 1 del 26.05.2022 ha deliberato di: ricostituire l’Organo Amministrativo della società in house ASE SpA adottando la struttura collegiale del Consiglio di Amministrazione, di tre membri; di fissare il compenso annuo del neo nominato Consiglio di Amministrazione in un importo massimo di € omissis, preso atto del costo complessivo annuo sostenuto per i compensi degli amministratori nel 2013, alla luce delle disposizioni vigenti in materia e fino all’emanazione del provvedimento il decreto attuativo di cui all’art. 11 comma 6 del TUSP; designare per la nomina del Consiglio di Amministrazione il Dott. Centola Michele a Presidente, il Dott. Leone Massimo, avv. Murgo Lucia, prende atto che, per quanto riguarda la remunerazione degli amministratori, in assenza del decreto ministeriale di cui al comma 6 dell’art. 11, il riferimento è sempre il DL n.95/2012 art. 4 comma 4, stabiliscono pertanto che i compensi annuali lordi rispettivamente in € omessi per il Presidente ed € omessi per ciascun Amministratore, delegano al Consiglio di Amministrazione la formulazione di una proposta per il riparto delle deleghe, nonché ogni ulteriore compenso da sottoporre a il membro in una riunione successiva.

Ne è risultato che, con Verbale del Consiglio di Amministrazione n. 1 del 15/06/2023, il Dott. Leone Massimo è stato nominato Amministratore Delegato della Società, con attribuzione di funzioni dettagliate nel citato Verbale, riconoscendogli “un compenso fisso aggiuntivo rispetto a quello stabilito dall’assemblea pari ad € omissis più oneri e rimborso spese per l’esercizio delle funzioni, unitamente ad una remunerazione variabile da definire rispetto al raggiungimento di obiettivi specifici e misurabili”, dando preliminarmente atto che “la normativa di riferimento è il D.Lgs. n. 95/2012art. 4 comma 4 il quale prevede che la parte fissa del compenso complessivo spettante a tutti i componenti del consiglio di amministrazione non può superare l’80% del costo sostenuto nell’anno 2013 che era stato omesso e pertanto il tetto è attualmente pari a € omessi”.

Con successivo verbale del Consiglio di Amministrazione n. 2 del 21/09/2023, tra l’altro, si è deciso di riconoscere al dottor Leone Massimo “un premio di risultato ovvero un compenso variabile pari a omissis (ndr. se si tratta di un errore di battitura visto che l’importo di euro omissis è indicato in la proposta, allineata ai dati presenti nel budget)
oltre CAP e Iva a seguito dell’approvazione del bilancio 2023 a condizione che venga accertato: 1) incremento rispetto al 2022 dell’indice di soddisfazione dei cittadini per il servizio come da rilevazione effettuata da una società esterna già incaricata dal precedente amministratore; 2) utile dell’esercizio prima delle imposte non inferiore a quello omesso.”

Pertanto, l’ammontare complessivo dell’importo che potrà essere percepito dal solo Amministratore Delegato, per l’esercizio 2023, in caso di raggiungimento degli obiettivi fissati per la remunerazione variabile, è pari ad almeno € omissis. In tema di remunerazione degli amministratori si rinvia alla Delibera n. 4/2024 della Corte dei Conti – Sezione Controllo Regionale per l’Emilia Romagna, nella quale viene espressamente chiarito che: “a fronte di precisi indici normativi che fanno riferimento al “complessivo costo sostenuto nel 2013” ​​(art. 4, c. 4, del d.lgs. 95/2012) e alla “retribuzione annua onnicomprensiva” (art. 11, c.6, terzo periodo del TUSP) e alla luce della giurisprudenza sopra richiamata, il limite percentuale di L’80% lo è
riferibili sia agli emolumenti fissi che a quelli variabili”.

Pertanto, l’autonoma determinazione del Consiglio di Amministrazione come risulta dal Verbale n. è da considerarsi errata. 1 del 15/06/2023, nella parte che rinvia alla norma di riferimento, ovvero il decreto legislativo n. 95/2012art. 4 comma 4, si applica alla sola parte fissa della remunerazione, escludendo i compensi relativi alla parte variabile. Ne consegue, sic rebus stantibus, che il limite massimo di € omissis fissato quale compenso annuo del Consiglio di Amministrazione, stabilito con Verbale di Assemblea Ordinaria n., appare superato. 1 del 26.05.2022, e poiché il Consiglio di Amministrazione è stato costituito solo in data 26.05.2023, e l’Amministratore Delegato è stato nominato solo in data
15.06.2023, non può essere destinatario di un compenso di performance pari a € omissis per l’intero anno 2023.

MANCATA PRESENTAZIONE DEL COMPENSO ALL’ASSEMBLEA

Secondo quanto disposto dall’art. 23 dello Statuto, rubricato “Compensi e rimborsi”, “Il compenso spettante all’Organo Amministrativo è determinato dall’Assemblea nei limiti imposti dalle disposizioni di legge, dai regolamenti, dalle delibere e dalle direttive delle Istituzioni”. Tale previsione statutaria viene disattesa dall’attuale Consiglio di Amministrazione che, né ex ante né ex post, ha sottoposto all’Assemblea le decisioni assunte in merito alla remunerazione dell’Amministratore Delegato, secondo il Verbale n. 1 del 15/06/2023 e 2 del 21/09/2023. (CONTINUA).

 
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